Città di Vicenza

24/04/2018

Casa circondariale, nella camere 400 televisori dismessi dal Villaggio Marzotto

Grazie al tramite del Comune di Vicenza

Sono 400 i televisori, perfettamente funzionanti e già in dotazione alle camere di pernottamento, donati alla casa circondariale grazie ad una sinergia tra Comune di Vicenza, Fondazione Marzotto di Valdagno e direzione dell'istituto penitenziario vicentino.

La donazione, molto apprezzata dalla popolazione e dall'amministrazione penitenziaria, segue la dismissione di un numero consistente di apparecchi che erano in uso al Villaggio Marzotto di Jesolo, con la possibilità di utilizzo negli standard previsti dalla struttura penitenziaria.

Siamo lieti – dichiara l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala - di essere stati tramite per questo scambio che, all'interno di un'ottica ecologica, di riuso delle risorse che portiamo avanti da anni col progetto Rebus, e insieme sociale, ha dato nuova vita ad apparecchiature dismesse, dando opportunità all'interno del percorso rieducativo delle persone ristrette. Il Comune da molti anni prosegue un finanziamento del settore sociale di 5.000 euro annui, che consente di proseguire una apprezzata attività bibliotecaria con prestito di libri e una borsa lavoro a turnazione. Lavoro, cultura, possibilità formative: sono aspetti fondamentali per dare possibilità di ripartenza, con prospettive positive, a chi nella vita ha commesso reati e, con il giusto supporto, può dimostrare a se stesso e alla società una volontà di cambiamento”.

Questa dotazione di televisori è importante – afferma il direttore della casa circondariale Fabrizio Cacciabue -, in quanto riteniamo che tutte le attività che si svolgono all'interno della casa circondariale abbiano una valenza pedagogica, secondo l'articolo 27 della Costituzione. La disponibilità del mezzo televisivo durante la detenzione è essenziale per consentire un efficace contatto dei ristretti con la vita della comunità libera, ai fini sia del benessere psicofisico, che, attraverso l'informazione, del reinserimento post-detentivo: l'acquisizione di relazioni e di un comportamento di costruttiva partecipazione sociale”.

È stato per noi un onore e un piacere contribuire a questa iniziativa - afferma Roberto Volpe, amministratore delegato della Fondazione Marzotto -: essere attori o protagonisti della vita sociale di una comunità vuole dire essere vicini al prossimo anche con queste azioni. Una iniziativa che mantiene fede a quei valori che il nostro fondatore, Gaetano Marzotto, ha radicato oltre mezzo secolo fa nello statuto del nostro ente. Valori che ancor oggi sono gli obiettivi primari dell’agire del nostro consiglio di amministrazione, alla cui guida, in questi giorni è stata riconfermata presidente Veronica Marzotto. L'iniziativa dimostra come mettere in rete gli attori della vita sociale sarebbe fondamentale per sfruttarne idee e sinergie: quei televisori, infatti, forse sarebbero finiti in qualche discarica se non ci fosse stato un incontro fortuito tra me e l’assessore Sala”.

 

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