Città di Vicenza

23/02/2018

Un giovane Prokof'ev e uno Schumann epico con l'Orchestra del Teatro Olimpico

Lunedì 26 febbraio al Teatro Comunale

In una stagione che riserva ampio spazio alle opere per violino solista e orchestra, lunedì 26 febbraio la rassegna sinfonica 2017/18 della OTO al Teatro Comunale di Vicenza ospita Gregory Ahss, altro grande violinista che si aggiunge alle recenti presenze di Ilya Gringolts e Enrico Onofri.

Nato a Mosca nel 1977, ma cresciuto musicalmente fra Tel Aviv e Boston, Ahss è stato un pupillo di Claudio Abbado che dal 2004 l'ha voluto più volte come solista della sua Orchestra Mozart. Dal 2005 al 2011 è stato “conzertmaster” della Mahler Chamber Orchestra e attualmente ricopre lo stesso ruolo alla Camerata Salzburg e alla Lucerne Festival Orchestra. Nell'ultimo decennio Gregory Ahss ha suonato come solista al fianco di alcune fra le più rinomate orchestre del panorama internazionale fra le quali si possono ricordare la London Symphony Orchestra, la Symphonie Orchester des Bayerischen Rundfunks, l'Orchestre Symphonique de Montreal, i Bamberger Symphoniker, la Bayerisches Staatsorchester, la WDR Koeln, l'Orchestra dell`Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Scottish Chamber Orchestra.

Il programma di lunedì sera presenta nella prima parte due composizioni “giovanili” di Sergej Prokof'ev scritte alla fine del secondo decennio del Novecento. L'Ouverture su temi ebraici op. 34 nasce a New York per un organico insolito perché frutto di una commissione del “Zimro Ensemble” (clarinetto, pianoforte e quartetto d'archi) attraverso la quale si volevano raccogliere fondi per la creazione di una scuola di musica a Gerusalemme. Eseguito per la prima volta nel gennaio del 1920 con lo stesso Prokof'ev al pianoforte, il pezzo ebbe un successo immediato, tanto che molti musicisti – fra i quali Alfred Cortot – ne proposero subito varie versioni per orchestra. Lo stesso Prokof'ev, nonostante non considerasse questa Ouverture fra i suoi pezzi migliori, nel 1934 riprese in mano il lavoro e lo arrangiò per orchestra.

Il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra debuttò a Parigi nel 1923, ma la sua genesi risale al 1915 quando Prokof'ev scrisse un Concertino che sarebbe poi diventato il primo movimento del Concerto op. 19. Lavoro fresco, romantico e dai forti tratti cromatici, nel vivacissimo movimento centrale il Concerto in Re maggiore mette alla prova le doti virtuosistiche richieste all'interprete solista.

La seconda parte della serata è dedicata alla grandiosa Sinfonia in Do maggiore che Robert Schumann compose quasi di getto nel dicembre del 1845 dopo aver passato un “annus horribilis”. Proprio in virtù di ciò questa splendida pagina sinfonica assume il significato di una sorta di autobiografia spirituale, un lavoro epico e sofferto che rappresenta in qualche modo l'affermazione della creatività sulle oscure forze del male.

L'Orchestra del Teatro Olimpico è guidata – per la terza e ultima occasione in questa stagione 2017/18 – dal suo direttore principale Alexander Lonquich, pianista e direttore che per la sua profondità è stato recentemente premiato, per la seconda volta nella sua quarantennale carriera internazionale, con il Premio Abbiati della critica musicale italiana.

La stagione 2017/18 della OTO è realizzata grazie al contributo istituzionale di Comune di Vicenza, Regione del Veneto, MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo) e Fondazione Cariverona ed è sostenuta da Trivellato Mercedes-Benz.

Il concerto inizia alle ore 20,45. Biglietti in vendita al botteghino del Comunale (0444 324442) e online (www.tcvi.it). Prenotazioni anche al numero 0444 326598 e segreteria@orchestraolimpico.it

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