Città di Vicenza

20/02/2018

Astra, Massimo Cirri e Mirko Artuso in "Quella volta che ho pensato di diventare matto"

Sabato 24 febbraio il reading musicato dal vivo dalla Piccola Bottega Baltazar

“Una volta ho avuto veramente paura di diventare matto. Ma matto davvero: fuori di testa, fuori come un balcone, fuori dal mondo. Lontano da tutti perché preso dentro un gorgo senza fondo. Solo con tutto il mondo che scoppia dentro”. Comincia così il racconto autobiografico di Massimo Cirri, pubblicato nel 2010 alla vigilia del primo Incontro Internazionale delle persone con disagio mentale, tenutosi a Trieste e intitolato “Impazzire si può”. Qualche anno prima, nel 2002, Einaudi pubblicava il libro di Vitaliano Trevisan “I quindicimila passi”, in cui l’autore scrive: “Dentro ognuno di noi, pensavo, c'è una superficie indivisibile che nessun altro essere umano può esplorare, un territorio ostile e inospitale, una terra che a volte anche noi tralasciamo di visitare". È da questi due luoghi letterari che nasce l’idea dello spettacolo “QUELLA VOLTA CHE HO PENSATO DI DIVENTARE MATTO”, che Massimo Cirri e Mirko Artuso porteranno sul palco del Teatro Astra sabato 24 febbraio (alle 21). L’evento, inserito nel cartellone “Terrestri 17/18” curato da La Piccionaiaper il Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto e Provincia di Vicenza, è realizzato all’interno della collaborazione della Piccionaia con “Gli Stati della Mente”, il festival sul tema della salute mentale promosso dall’Associazione Culturale Laboratorio Arka.

Ideato e diretto da Petra Cason con la direzione scientifica di Manuela Piccardo“Gli Stati della Mente” è nato con l’obiettivo di promuovere attraverso l’arte e la cultura la riflessione e il dibattito su un tema che ancora oggi, nonostante i progressi degli ultimi decenni, fatica a liberarsi dallo stigma e dal pregiudizio. Lo spettacolo, musicato da Sergio Marchesini e Giorgio Gobbo della Piccola Bottega Baltazar, sul palco insieme ai due autori, è un reading informale e non retorico sulla follia della “normalità” paradossale e amara che tutti viviamo e mettiamo in atto ogni giorno, nel quotidiano. La voce storica del programma cult di Radio2 “Caterpillar” e l’attore e regista trevigiano, direttore artistico del Teatro del Pane e noto al grande pubblico per le sue collaborazioni per il grande schermo con Andrea Segre e il compianto Carlo Mazzacurati, racconteranno al pubblico di quando loro stessi hanno pensato di diventare matti, perché - dicono – “almeno una volta nella vita capita a tutti di pensarlo”. Ad aiutarli, le parole di autori illustri come lo stesso Vitaliano Trevisan, Luigi Meneghello, Wisława Szymborska, Hermana Águila. Riflessioni, musica, monologhi e letture, ma anche testimonianze e racconti di molte persone comuni che hanno risposto alla call pubblica della Piccionaia condividendo la loro esperienza con la follia, oltre all’intervento di chi, tra il pubblico in sala, avrà voglia di mettersi in gioco. Una narrazione condivisa per raccontare quanto possa essere “normale” sentire talvolta vacillare la propria salute mentale e, forse, quali possano essere gli antidoti per non impazzire. Perché, se è vero che “impazzire si può”, è altrettanto vero che si può guarire: “Le psichiatrie parlano poco della guarigione – aggiunge Massimo Cirri, che oltre all’impegno in radio e in teatro è da 25 anni psicologo presso la ASL di Trieste -. Gli viene meglio, non so perché, parlare della malattia. Ma dalla malattia si guarisce, anche da quella mentale, e bisogna ricordarsene, e bisogna che le psichiatrie lo ricordino alle persone che si rivolgono al loro sapere. Per non aggiungere una depressione alla depressione che casomai si ha già”.

Biglietti 15 euro (12 euro ridotto; 10 euro ridotto gruppi di minimo 10 persone). Astracard 30 euro (3 ingressi), Astracard studenti scuole superiori 25 euro (5 ingressi), tutto acquistabile anche con Carta Docente e 18App.

Informazioni, prevendite e prenotazioni: Ufficio Teatro Astra, contra' Barche 55; telefono 0444 323725, info@teatroastra.itwww.teatroastra.it

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.