Città di Vicenza

23/10/2017

1987 > 2017 Trent'anni di teatro all'Astra, la festa della Piccionaia

Gran finale il 28 ottobre con Cammini, Silent play e videoinstallazioni

Teatro Astra - foto di Riccardo Turco Liveri

Era il 1987 quando La Piccionaia presentava al Teatro Astra “Piccole trasgressioni di teatro”, la prima stagione curata dalla compagnia a cui il Comune di Vicenza, nello stesso anno, aveva affidato la gestione della sala di contra' Barche. Da allora, 30 anni di rassegne, da “Astrazioni” a “Fragole fuori stagione” da “Gusti Astrali” a “Niente storie”, da “Fatti di vita” a “Siamo Umani”, fino alle quattro edizioni di “Terrestri”, la più recente in partenza il prossimo 11 novembre. 30 anni durante i quali tutto il meglio dell’innovazione teatrale nazionale ha calcato le tavole dell’Astra: talvolta muovendo proprio da qui i primi passi - è questo il caso di Marco Paolini e di Ascanio Celestini – e passando per artisti del calibro di Antonio Rezza, Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Bergonzoni, Teatro dell’Elfo, Pippo Delbono, Silvio Orlando, Moni Ovadia - solo per citarne alcuni - e, in tempi più recenti, Mouts, Ricci/Forte, Filippo Timi, Mario Perrotta, Santasangre, Babilonia Teatri, Anagoor, Fanny & Alexander, Marta Cuscunà, Tindaro Granata, Fratelli Dalla Via,Agrupación Señor Serrano e tanti altri. Senza contare i progetti di Teatro Ragazzi per le famiglie e le scuole, nonché la moltitudine di attività che hanno fatto del Teatro Astra non solo la casa del contemporaneo e dell’innovazione in città, ma anche il centro propulsore di un’attività progettuale e organizzativa instancabile diffusa nel territorio, fino a diventare un vero e proprio progetto di sviluppo di comunità.

“Il Teatro Astra ospita da 30 anni un esperimento raro nel panorama dei teatri italiani – ha dichiarato il Direttore Artistico Carlo Presotto -. È un luogo speciale, dove la comunità cerca le domande giuste in una realtà in cui, da ogni parte, arrivano solo risposte. Ma all’Astra si fa qualcosa in più: si costruiscono spettacoli, dall’ideazione alla messinscena, dalla costruzione dei materiali all’organizzazione delle tournée. Ciò che rende rara l’esperienza vicentina è il fatto che, grazie alla lungimiranza della scommessa proposta dal Comune di Vicenza alla Piccionaia nel 1987, rinnovata e ridefinita più volte attraverso gli anni, questo cantiere creativo opera in un continuo scambio con gli abitanti della città. Un’osmosi fatta di conversazioni, laboratori e interazioni, che parte dai primissimi anni e accompagna in modalità differenti tutte le età. Un teatro che mette al centro la nostalgia del futuro, uno dei doni principali che portano con sé le nuove generazioni. Per questo la vita dell’Astra non è tra le sue mura, ma è fatta delle mille vie che dalla città portano a teatro, e che dal teatro si irraggiano nella città. Una rete di “vie dei canti”, di narrazioni del presente, di desideri di futuro. Perché, come ci insegnano gli aborigeni australiani, l’uomo ha, sulla terra, il compito di nominare le cose, perché esse possano pienamente esistere”.

Un traguardo importante, dunque, che La Piccionaia sta festeggiando con un programma speciale dal titolo“1987 > 2017 Trent'anni di teatro all'Astra”. Dopo i primi eventi del 20 e 22 ottobre scorsi, con l’anteprima e la prima nazionale rispettivamente di “Scarpe di cuoio” - la nuova produzione che vede in scena Carlo Presotto su testi e regia di Babilonia Teatri - e di “L’amico invisibile” - esordio alla regia di Matteo Balbo, in scena con la vincitrice del Premio Scenario Infanzia 2017 Valentina Dal Mas - la festa prosegue infatti venerdì 27(ore 20.30) con la presentazione di “Fabbricateatro 2017/18”, il laboratorio teatrale diretto da Ketti Grunchigiunto alla sua sesta edizione, che quest’anno verterà sul tema “PEOPLE / PERSONE”. A seguire, sempre in Teatro, il concerto de I Nuovi Giovani ad ingresso libero. Gran finale sabato 28 ottobre con una giornata davvero speciale, ricca di attività pensate per rappresentare e celebrare le relazioni del Teatro con il territorio. Perché il teatro non esiste senza una comunità che in esso si rappresenti e si riconosca, né una comunità esiste senza un luogo, fisico e mentale, in cui portare se stessa per rifondarsi continuamente.

È da queste suggestioni che è nato “LE VIE DEI CANTI”, un’azione collettiva, aperta a tutti previa iscrizione, fatta di 6 cammini verso il Teatro Astra, in partenza alle ore 15 da 6 differenti punti della città, con 6 differenti conduttori e caratterizzati da 6 diverse modalità di avvicinamento. “WALKABOUT” con Carlo Infante (in partenza da Piazzale Monte Berico) sarà una conversazione nomade con sistemi radio e smartphone, per un’azione di rigenerazione urbana e resilienza, ad alto tasso di interattività, per interrogarsi insieme su come l’arte, il teatro e i performing media possano essere una leva potente per il cambiamento sociale. “PEDIBUS” con Matteo Balbo (in partenza dalla Scuola Malfermoni in Contrà Misericordia 15) sarà invece un percorso per bambini e famiglie a partire dalla figura del pedagogista vicentino Bepi Malfermoni, tra storie, giochi, sorprese e, alla fine, il gioco teatrale radioguidato per grandi e piccoli “La fiaba. Istruzioni per l’uso”. “PACKRAFTING SUL RETRONE” con Carlo Presotto (in partenza dall’approdo di Parco Retrone) sarà invece una discesa fluviale intervallata da narrazioni, mentre “BIKING” con Festambiente Vicenza (in partenza da Campo Marzo) sarà un percorso in bicicletta tra la città e la campagna. Il gruppo di ricerca territoriale Vaghe Stelle sarà invece il conduttore di “TREKKING URBANO” (in partenza dalla Fattoria Sociale Corte Bertesina in Strada Bertesina 270) ed infine, “STRADE D’INTERCULTURA” con Rosella Pizzolato, sarà una passeggiata lungo i teatri della città in compagnia dei partecipanti del Laboratorio di Teatro Interculturale dell’EDA.

Nel frattempo, alle ore 17 si apriranno le porte dell’Astra per attendere, tra le 17 e le 18, l’arrivo dei gruppi. Qui,alle 18, inizieranno le esplorazioni del teatro con “INSTANT SILENT PLAY #ASTRA30”, condotte da Carlo Presotto, Paola Rossi e Matteo Balbo: un’esperienza ludico-sensoriale e multimediale per scoprire tutti i segreti e i luoghi solitamente inaccessibili al pubblico, dai camerini ai locali interrati, che testimoniano i 30 anni di storia del teatro. Il progetto è realizzato nell'ambito del progetto POR FESR 2014-2020 Regione Veneto

Infine, alle 19, sarà la volta di Andrea Rosset, il fotografo a cui La Piccionaia ha affidato la realizzazione dello scatto utilizzato per l’immagine di “Terrestri 2017/18”. Rosset presenterà “TERRESTRI”, una videoinstallazioneche costituisce il progetto fotografico completo realizzato per la rassegna. La proiezione sarà accompagnata da un intervento sonoro eseguito dal vivo dall'artista triestino Andrea Sanson.

Una giornata densa e ricca di stimoli, dunque, per cui La Piccionaia ringrazia il gruppo di lavoro #astra30 per il cantiere di progettazione condivisa nato nell’ambito della masterclass “Operatore di performing media” condotta lo scorso giugno da Carlo Infante.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero su prenotazione, fatta eccezione per i due percorsi“PACKRAFTING SUL RETRONE” (contributo di 25 euro, prenotazione a Melusia / ilpiroa@gmail.com per la discesa in packraft e a Ivan Team / info@ivanteam.com per la discesa in gommone) e “BIKING” (contributo di  5 euro a sostegno di Festambiente).

Per tutti gli altri, info e prenotazioni a: Ufficio Teatro Astra - 0444 323725 - info@teatroastra.itwww.teatroastra.it

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