Città di Vicenza

18/10/2017

Dal 20 ottobre la mostra "Una famiglia in esilio. I Trentin nell'antifascismo europeo"

A Palazzo Cordellina fino al 5 novembre. L'inaugurazione giovedì 19 ottobre alle 17 a palazzo Trissino

Si inaugura giovedì 19 ottobre alle 17 in Sala Stucchi di Palazzo Trissino, alla presenza del vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci e del curatore Giovanni Sbordone, la mostra storico-fotografica "Una famiglia in esilio. I Trentin nell'antifascismo europeo". Realizzata dal Centro documentazione e ricerca Trentin, in collaborazione con Iveser (Istituto veneziano per la storia della resistenza e della società contemporanea) e associazione “rEsistenze”, e promossa a Vicenza da Anpi, Avl, Auser, Biblioteca Bertoliana, Cgil, Cisl, Uil, Istrevi, con il contributo del Comune di Vicenza, la mostra si propone di valorizzare il fondo fotografico dell'Archivio Franca Trentin, che raccoglie oltre 400 immagini che spaziano dalla Belle Époque ai primi anni Duemila, e approfondire la fase dell’esilio francese della famiglia negli anni della dittatura fascista (1926-1943). L'esposizione trova spazio a Palazzo Cordellina (contra' Riale 12) e sarà aperta dal 20 ottobre al 5 novembre, dal martedì alla domenica con dalle 10 alle 18.

La mostra ha attinto dal ricco archivio lasciato da Franca Trentin e attraverso le foto scrive la storia dei Trentin particolarmente nella fase dell'esilio nel sud-ovest della Francia durante il fascismo. Il padre Silvio, avvocato, docente di diritto pubblico a Ca' Foscari, già volontario pluridecorato nel primo conflitto mondiale e deputato al Parlamento, era stato nel '26 uno dei primi docenti italiani a dimettersi dall'insegnamento in opposizione al fascismo e uno dei tre, assieme a Nitti e Salvemini, a scegliere l'esilio. Trentin, e con lui tutta la famiglia, fu l'esule italiano che meglio si radicò in terra di Francia. Così, da emigrato, seppe costruire relazioni con alcuni fra i maggiori esponenti del diritto, della politica e della cultura francesi. I tre figli crebbero in questo clima e ne rimasero segnati. Attorno all'impegno paterno per la libertà e la democrazia c'è tutta la famiglia cui la mostra dedica uno spazio; Bruno, in particolare, arrestato a sedici anni prima a Tolosa e poi a Padova assieme al padre, dedicherà quasi l'intera sua vita al sindacato dove sarà leader nazionale dei metalmeccanici nella stagione delle lotte sindacali degli anni Sessanta e Settanta e segretario nazionale della Cgil dal 1988 al 1994.

Curatore della mostra è Giovanni Sbordone, che ne ha redatto i testi e scelto immagini e documenti. La grafica è stata realizzata da Lorenzo Ghidoli. La mostra è accompagnata anche da un video di 30’ con le interviste dei tre figli e la lettura di alcuni passaggi di lettere di Silvio Trentin a alla moglie Beppa.

Info
Biblioteca Bertoliana
Ufficio consulenza
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Tel. 0444578203

Galleria fotografica

Locandina mostra "Una famiglia in esilio. I Trentin nell'antifascismo europeo"

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