Città di Vicenza

12/07/2017

FuoriCentro, la mostra del Centro di cultura fotografica dal 28 luglio al 24 settembre

Nei sotterranei di Palazzo Chiericati. La fotografia d'autore legge l'evoluzione degli spazi urbani

Da sinistra: Bulgarini d'Elci, Cocco

Cosa c'è sotto i nostri occhi? Cosa nasconde il sottofondo visivo quotidiano della città, quello che il guardare non registra più? Cosa succede quando l'obiettivo fotografico ignora l'elemento dinamico e funzionale di uno spazio industriale e lo traduce in pura forma?

FuoriCentro è la mostra fotografica che si svolgerà dal 28 luglio al 24 settembre 2017 nei sotterranei del palladiano Palazzo Chiericati, sede dei Musei Civici di Vicenza. Curata da Pietro Vertamy, la mostra FuoriCentro proporrà le immagini realizzate da Rocco Rorandelli, Lavinia Parlamenti e Andrea e Magda nell’ambito del primo progetto di studio fotografico dedicato all’analisi dell’area urbana industriale di Vicenza Ovest, ideato e realizzato dal Centro di cultura fotografica di Vicenza, associazione culturale, in collaborazione con Unione Collector, luogo e progetto di produzione culturale di Tipografia Unione, e con il sostegno e la collaborazione dell’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza.

A presentare FuoriCentro c’erano oggi nel salone d’onore di palazzo Chiericati il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e per il Centro di Cultura Fotografica il presidente, Matteo Cocco.

“Il progetto che presentiamo oggi è stato sviluppato dal Centro di cultura fotografica di Vicenza, un soggetto che da tre anni collabora con il Comune in modo vivo, capace e brioso proponendo varie iniziative dedicate alla fotografia – ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. FuoriCentro offre una riflessione su Vicenza, città palladiana, una delle città dell’architettura mondiale, che negli anni, a partire dal dopoguerra, è stata oggetto di una ricostruzione spesso irrazionale che ha stravolto il territorio e il paesaggio rurale. Ecco che FuoriCentro si è focalizzato sulla zona complessa di Vicenza ovest, per un’indagine intelligente e artistica attraverso la fotografia: fotografare il reale sarà utile per immaginare il cambiamento. Progetti come questi aiutano a focalizzare la nostra attenzione su luoghi che spesso osserviamo con distrazione per aiutare la città a recuperare il rapporto con il territorio”.

“Abbiamo chiesto a quattro fotografi professionisti non vicentini di interpretare con il loro sguardo l'area industriale di Vicenza Ovest che noi abitanti abbiamo smesso di guardare perché troppo abituati – ha spiegato Matteo Cocco, presidente del Centro di Cultura Fotografica -. Le foto realizzate per FuoriCentro, protagoniste della mostra, hanno scoperto una periferia diversa, lontana dagli stereotipi, che ci auguriamo sia capace di suscitare riflessioni sulla città e i suoi cambiamenti”.

“Il tema dell’architettura è strategico per Vicenza per questo cerchiamo di creare dei momenti di riflessione attraverso una serie di esposizioni – ha ricordato Bulgarini d’Elci -. In questo momento nei sotterranei del Chiericati, a cui poi si sostituirà Fuoricentro, è in corso la mostra Mostra Premio Dedalo Minosse dedicata ai progetti del concorso per la committenza intelligente e pertanto per la promozione di un’architettura di qualità. Inoltre tra l’autunno e l’inverno le esposizioni a Palazzo Chiericati aiuteranno, in una chiave storico artistica tradizionale, a ricostruire l’immagine della città nella storia con le sue trasformazioni. Infine, come già annunciato, siamo in attesa delle ultime conferme per far ritornare una grande mostra di architettura in Basilica palladiana. Certo il tema dello sviluppo architettonico è strettamente connesso con il recente dibattito legato al tema dell’Unesco che ha coinvolto la città dal punto di vista sociale e politico”.

Ai fotografi, autori di livello internazionale, è stato chiesto di offrire interpretazioni differenti, contrastanti e inusuali di un settore della città sempre sotto lo sguardo di tutti ma raramente osservato, considerato periferico ma di fatto ormai del tutto inglobato nel tessuto urbano cittadino.

L'obiettivo è applicare l'arte fotografica all'analisi del territorio, con un metodo pensato per essere applicato a qualsiasi area sulla quale si voglia costruire una documentazione inedita a disposizione di tutti, trasformando l'istante dello scatto in un punto di riferimento temporale per cogliere i cambiamenti, i prima e i dopo. Nello specifico, grazie al lavoro del Centro di cultura fotografica, FuoriCentro fa convergere la fotografia d'autore e l'esigenza espressa dal Comune di Vicenza di costruire un percorso di conoscenza nuovo del territorio cittadino, presentato ora con la mostra e destinato a diventare parte di un patrimonio condiviso.

La costruzione del lavoro

Nel corso del mese di ottobre del 2016, il CCF ha costituito una residenza artistica per consentire ai fotografi di realizzare il loro specifico assignment. Come base operativa sono stati scelti gli spazi di Unione Collector, luogo dell’innovazione e partner dell’iniziativa collegato ad una tipografia artigiana storicamente presente nella zona presa in considerazione. La residenza artistica così strutturata ha offerto ai fotografi l’opportunità di sviluppare, attraverso il lavoro sul campo, una propria visione della periferia industriale della città nella quale si trovavano immersi e soprattutto un linguaggio interpretativo comune nel rispetto degli stili individuali, grazie al costante confronto. La permanenza in loco degli autori per più settimane ha permesso di instaurare nel tempo una relazione diretta e fertile con il territorio. Fabbriche, case, luoghi privati e di lavoro hanno accolto l’obiettivo di Lavinia Parlamenti, Rocco Rorandelli e Andrea e Magda e aperto le loro porte attivando uno scambio reciproco e continuo che ha inciso nello sviluppo della ricerca e del lavoro.

 

Il soggetto

L’area oggetto dell’indagine fotografica si trova a ovest della città, compresa fra il quartiere dei Ferrovieri e l’Arsenale Ferroviario oltre i binari della ferrovia, arriva fino all’area Fiera e si disperde nello spazio antropizzato che unisce Vicenza a Verona, formando con essa un’unica, grande area metropolitana policentrica. L’industria, l’artigianato e le piccole imprese che formano l’area industriale sono state nella seconda metà del ‘900 il cuore della “locomotiva nord-est” che ha trascinato l’economia italiana; con il nuovo millennio questo modello economico è però entrato in crisi, comportando un profondo e talvolta drammatico ripensamento. È dunque il cambiamento la chiave di lettura affidata ai fotografi perché offrano un inedito punto di vista utile alla cittadinanza, agli imprenditori e agli amministratori per comprendere, rinnovare e governare il futuro di una periferia ormai centrale. La mostra FuoriCentro racconta così uno spazio che ha cambiato pelle silenziosamente attraverso il linguaggio visivo di architetture industriali e tracce umane, avvistate secondo le modalità scelte dai fotografi coinvolti: la prospettiva aerea di Rocco Rorandelli, le architetture di Andrea e Magda, la street photography di Lavinia Parlamenti.

 

Il progetto espositivo

Il curatore Pietro Vertamy e l'allestitore Massimo Cocco hanno scelto un allestimento non neutro, la cui incisività nella proposta dell’immagine fotografica è evidente e immediata. Allo spazio dei sotterranei del palladiano Palazzo Chiericati viene lasciata ampia leggibilità, mentre i materiali scelti per contestualizzare le opere rappresentano la ricerca di un ideale punto di equilibrio fra il contesto industriale delle immagini e la ricercatezza cinquecentesca dell’ambiente. Il lavoro dei tre autori è mantenuto separato e costituisce tre sezioni autonome per valorizzare le specificità di ciascuno, legate da minimi comuni denominatori connotati anche visivamente dalla scansione degli spazi.

Apertura al pubblico: dal 28 luglio al 24 settembre 2017

Programma inaugurazione aperta al pubblico giovedì 27 luglio:

vernissage con visita guidata dalle 18 alle 20;

FuoriCentro Inauguration Party a partire dalle ore 20 presso Malfatti Zorzan, via IV Novembre 39, Vicenza.

Orario di apertura della mostra:

luglio/agosto: dalle 10 alle 18.

settembre: dalle 9 alle 17.

 

Costo ingresso: compreso nel biglietto di accesso ai Musei Civici di Palazzo Chiericati. Biglietto 7 euro, ridotto 5 euro; per informazioni su altre tipologie di biglietto http://www.museicivicivicenza.it/it/mcp/biglietti.php

 

Informazioni:

www.centroculturafotografica.org

www.comune.vicenza.it

www.museicivicivicenza.it

Documenti allegati

Galleria fotografica

Da sinistra: Bulgarini d'Elci, Cocco Da sinistra: Bulgarini d'Elci, Cocco Andrea e Magda - Via della tecnica, 2016 Andrea e Magda - Via dell'edilizia, 2016 Andrea e Magda - Via dell'economia, 2016 Lavinia Parlamenti - Vicenza Ovest, 2016 Lavinia Parlamenti - Vicenza Ovest, 2016 Lavinia Parlamenti - Vicenza Ovest, 2016 Rocco Rorandelli - Acciaierie Valbruna, 2016 Rocco Rorandelli - Orti Urbani, 2016 Rocco Rorandelli - Stabilimento Dainese, 2016. Lavinia Parlamenti - Vicenza Ovest/Boys, 2016

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