Città di Vicenza

19/06/2017

Dal 19 al 23 giugno una serie di iniziative per la Giornata mondiale del rifugiato

A cura dell'assessorato alla comunità e alle famiglie (progetto SPRAR) in collaborazione con la cooperativa Cosmo s.c.s. e l'associazione Centro Astalli Vicenza

Nella foto: da sinistra, Valentina Baliello e Isabella Sala

Il 20 giugno ricorre la Giornata mondiale del rifugiato, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l'anniversario della stipula della convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati.

In occasione di questa ricorrenza in tutto il mondo, Italia inclusa, vengono organizzate iniziative per aumentare la consapevolezza sul diritto di asilo, far conoscere le storie di milioni di persone che fuggono dal proprio Paese in cerca di protezione e illustrare i progetti per l'accoglienza dei rifugiati.

Anche il Comune di Vicenza celebra la Giornata mondiale del rifugiato con una serie di eventi organizzati dall'assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza (progetto SPRAR) in collaborazione con la cooperativa Cosmo s.c.s. e l'associazione Centro Astalli Vicenza con l'obiettivo di presentare il progetto territoriale di accoglienza alla cittadinanza, offrire spunti di riflessione sul tema delle migrazioni e organizzare momenti “a porte aperte” favorendo l'incontro fra gli operatori del progetto, le persone ospiti e la comunità locale.

Questa mattina ad ilustrare le iniziative in ccasione della ricorrenza del 20 giugno erano presenti l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, la responsabile del progetto SPRAR di Vicenza per gli enti gestori Valentina Baliello, il presidente dell'associazione Centro Astalli Vicenza Giovanni Tagliaro e Giorgio Zebele della cooperativa Cosmo s.c.s.

Il progetto SPRAR, in capo al Comune di Vicenza e con soggetti attuatori la cooperativa Cosmo s.c.s. e l'associazione Centro Astalli Vicenza, prevede l'accoglienza nel nostro Comune di 50 richiedenti asilo e rifugiati; abbiamo, inoltre, un progetto SPRAR per 10 minori stranieri non accompagnati – ha sottolineato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala –. Il mondo in cui viviamo vive crescenti conflitti e guerre civili, aumento della povertà, disastri ecologici e altre situazioni di grande criticità che spingono milioni di uomini fuori dai loro Paesi. Crediamo sia importante che ognuno, ad ogni livello, si assuma la sua parte di responsabilità. Un nuovo "piano Marshall"  dovrebbe spingere i paesi più ricchi del mondo a finanziare progetti di vera cooperazione che facciano uscire milioni di persone da situazioni di conflitto e indigenza. L'Europa non deve lasciare l'Italia sola a fronteggiare il contrasto agli schiavisti di oggi che caricano uomini, donne e bambini in viaggi per mare senza garanzie e prospettive. Ogni Comune deve fare la propria parte nell'accoglienza perché è con piccoli gruppi di richiedenti asilo che può avvenire la vera integrazione: dove le persone si conoscono si creano progetti importanti di inclusione, le persone accolte diventano in molti casi ricchezza per le comunità, danno una mano nei lavori di pubblica utilità, si fanno conoscere e benvolere. Per agevolare questo processo il governo deve accelerare i tempi delle commissioni e aiutare il passaggio da un sistema di emergenza a un sistema strutturato che risponde al nome di SPRAR. Di tutto questo parleremo domani, martedì 20 giugno, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, con un seminario nella sede del consiglio comunale. Invitiamo, inoltre, tutti i cittadini a partecipare al percorso interattivo "Sospesi" in cui ciascuno di noi è chiamato a mettersi nei panni di un'altra persona per capire se è davvero una scelta quella che porta uomini e donne a lasciare il proprio Paese, e cosa farebbe ciascuno di noi in una situazione analoga. L'emigrazione così come sta avvenendo è una tragedia dell'umanità: sta a ognuno di noi capire cosa fare per aumentarne gli effetti positivi e diminuirne i lati critici".

Scegliere un progetto SPRAR significa scegliere un tipo di accoglienza integrata – ha dichiarato la responsabile del progetto S.P.R.A.R. di Vicenza per gli enti gestori Valentina Baliello – con la distribuzione delle persone sul territorio in piccoli appartamenti, anziché in grandi strutture, e con la creazione di una rete con la cittadinanza. Sono 50 gli ospiti: 22 uomini, 7 donne, 4 famiglie (per un totale di 17 persone, una delle quali formata da 7 persone con figli dai 6 ai 22 anni) e 2 nuclei monoparentali, ovvero formati da mamma e figlio minore. Nel dettaglio si tratta di 17 rifugiati, 18 persone che hanno ottenuto la protezione umanitaria, 4 la protezione sussidiaria e 11 richiedenti protezione internazionale. Il progetto ha una durata di 6 mesi per ciascun beneficiario, prorogabili in casi particolari soprattutto quando si parla di nuclei familiari. Per chi ha già ottenuto la protezione e quindi il permesso di soggiorno il progetto mira a fornire un'integrazione nel mondo del lavoro e l'avvio di tirocini formativi con il Comune di Vicenza o altri enti. Nella provincia di Vicenza esistono 3 progetti SPRAR: uno a Santorso (72 posti) e due a Vicenza (50 posti ordinari e 10 posti per minori non accompagnati)”.

 

Programma

Lunedì 19 giugno, alle 18, al Pensionato Ipab, in contra' San Pietro 70, si terrà l'inaugurazione del percorso interattivo "Sospesi. Nei passi di un migrante”. I visitatori saranno invitati a ripercorrere la storia di Hassan, un ragazzo nigeriano che è costretto a lasciare la sua terra affrontando il viaggio fino in Italia e le sfide che questo comporta. La mostra è aperta al pubblico da lunedì 19 a venerdì 23 giugno, dalle 17 alle 20; sabato 24 e domenica 25 dalle 15 alle 20. Durante la settimana, i gruppi possono accedere anche alla mattina su prenotazione. Per informazioni: Chiara Tagliaro, 393 8822530, chiara.tagliaro@cosmosociale.it.

Martedì 20 giugno, alle 18.30, nella sala Bernarda di Palazzo Trissino, in corso Palladio 98, ci sarà la presentazione alla cittadinanza del progetto SPRAR. Interverranno Isabella Sala, assessore alla comunità e alle famiglie; Federico Formisano, presidente del consiglio comunale; Nicola Grigion, referente del progetto SPRAR per il Triveneto; Valentina Baliello, responsabile del progetto SPRAR per gli enti gestori.

A seguire, alle 20.30, nella Chiesa di Santa Maria Bertilla, in via Ozanam 1, si terrà una veglia ecumenica di preghiera "Morire di speranza - in memoria di chi ha perso la vita cercando di raggiungere l'Europa”.

Giovedì 22 giugno, alle 20.30, al centro culturale San Paolo, in viale Arturo Ferrarin 30, sarà possibile ascoltare la testimonianza di padre Mussie Zerai, che, in dialogo con Marta Randon de “La voce dei Berici”, racconterà di come, appena diciassettenne, si è messo in viaggio da solo da Asmara fino a Roma, per poi aiutare chi quel viaggio lo affronta quasi trent'anni dopo e checerca aiuto e rifugio alla stazione di Roma Termini.

Infine, venerdì 23 giugno, alle 20.30, al cinema Primavera, in via Ozanam 11, sarà proiettato il film documentario “Wallah. Je te jure” di Marcello Merletto, prodotto dall'Organizzazione Nazionale per le Migrazioni (IOM). La pellicola racconta le storie di uomini e donne in viaggio lungo le rotte migratorie dall'Africa occidentale all'Italia. L'Europa è una meta da raggiungere ad ogni costo, "Wallah", lo giuro su Dio. Ma c'è anche chi, provato dalla strada, riprende la via di casa. Ingresso 3 euro.

La veglia ecumenica di preghiera e la testimonianza di padre Mussie Zerai nascono dalla collaborazione fra l'associazione Presenza Donna, Chiesa evangelica metodista di Vicenza, associazione Centro Astalli Vicenza, Migrantes Vicenza e Caritas diocesana vicentina e con la partecipazione di Comunità Sant'Egidio, Seminario di Vicenza, Centro Culturale San Paolo.

 

Per informazioni

Paola Baglioni (Comune di Vicenza) pbaglioni@comune.vicenza.it; Valentina Baliello (Cooperativa Cosmo s.c.s.) valentina.baliello@cosmosociale.it.

Per informazioni per i gruppi per visitare il percorso interattivo “Sospesi. Nei passi di un migrante”: Chiara Tagliaro 393 8822530, chiara.tagliaro@cosmosociale.it.







 



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