Città di Vicenza

19/05/2017

A Palazzo Cordellina incontro sul Viaggio con il poeta veronese Alberto Tomiolo

Martedì 23 maggio alle 17.30

C'è una malattia contemporanea che si contrae nelle agenzie di viaggio: la dromomania, la tendenza nevrotica ossessiva a camminare senza una meta precisa. Il vuoto dell'ansia dell'andare, il viaggio “moderno” che sgretola il tempo e lo spazio si materializza in una sorta di deambulazione insignificante, in un movimento ginnico preordinato. Torna oggi necessario ridare senso al Viaggio, inteso come il muoversi della storia del mondo e della storia personale dell'uomo. Questo il filo conduttore dell'incontro con il poeta veronese Alberto Tomiolo, Va dove ti porta l'agenzia, ovvero il viaggio come patologia, organizzato a Palazzo Cordellina martedì 23 maggio alle 17.30. Insieme all'autore, interverrà il giornalista Tono Galla.

Mediante i rimandi ad alcuni percorsi letterari di città familiari come Buenos Aires, Montevideo, Berlino e di luoghi della propria “educazione sentimentale”, Tomiolo, come in un viaggio poetico, presenterà i suoi libri Pellegrini Condottieri (Buenos Aires, 2004), Strade del latte versato (Udine, 2006), Sete orizzontale di longitudini (Udine, 2010), suggerendo il motivo della peregrinazione culturale impersonato dalla figura dell'“eremita metropolitano”. Il viaggio diventa nelle sue mani poesia, un "percorso esplorativo, più tipico del cercatore che non del viaggiatore", che conduce Tomiolo "in un terreno ricco di suggestioni e di memorie, in un campo di indagine che si confronta con la natura della ricerca poetica e si interroga sul suo sorgere", secondo la felice definizione di Alessandro Assiri.

Alberto Tomiolo, nato nel 1939, vive tra Verona e Berlino. Ha compiuto l'apprendistato letterario nei gruppi e nelle riviste della neo-avanguardia dei primissimi anni '60. Ha collaborato soprattutto con "liriche in forma di elegia", ottenendo riconoscimenti anche in premi ufficiali. Ha pubblicato un polemico "addio alla poesia" con la trilogia A Madrid e in altre parti (1964) con illustrazioni dello scultore Enzo Sciavolino. Si è dedicato all'attività di critica della cultura con interventi su quotidiani, con saggi su riviste, con volumi in collaborazione. Ha curato e tradotto alcune tra le principali opere di Paul Nizan, tra cui le Poesie (Anterem, 1980). Ha fondato e diretto con Franco Rella la collana di filosofia Il lavoro critico (1972-1977). Ha collaborato con recensioni e con saggi di critica teatrale al Quotidiano dei lavoratori (1977-1979) e alla redazione dei programmi del Festival dei due mondi di Spoleto (1980), dello Stadt Theater di Berna (1994), della Deutsche Oper di Berlino (2000), del Maxim Gorki Theater di Berlino (2003), della Opernhaus Zurich di Zurigo (2006), dell'Opéra di Nizza (2017). Alcuni tra i saggi sopracitati sono raccolti nel volume Elogio della volpe e altri scritti (2001). Le poesie sono pubblicate nei volumi Pellegrini Condottieri, Strade del latte versato, Sete orizzontale di longitudini (Udine, 2010) e nella silloge Alias (Udine, 2014).

 

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