Città di Vicenza

14/02/2017

Terrestri, sabato 18 febbraio all'Astra Giuliana Musso con "Mio eroe"

Ancora disponibili 10 posti in abbonamento

È tra i maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine, quel teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’analisi e la poesia, la denuncia e la comicità: dopo il successo de “La fabbrica dei preti”, Giuliana Musso torna al Teatro Astra con il suo ultimo, attesissimo lavoro dal titolo “Mio eroe”.

L’appuntamento è per sabato 18 febbraio, alle 21, all’interno della rassegna “Terrestri 16/17” curata da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per l'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto e Provincia di Vicenza.

Prevendite per i singoli biglietti esaurite, apertura della lista d’attesa alla sera dello spettacolo al botteghino del teatro a partire dalle 20 (15 euro intero, 12 euro ridotto). Ancora disponibili in prevendita 10 posti in abbonamento (5 spettacoli 65 euro intero e 55 euro ridotto) o AstraCard (3 spettacoli a 33 euro).

 

E a grande richiesta, martedì 9 e mercoledì 10 maggio, alle 21, a tornare all’Astra sarà proprio “La fabbrica dei preti”, sul tema del l’educazione impartita nei seminari italiani negli anni ’50 e ’60 e della dimensione umana dei sacerdoti. Biglietto unico 12 euro, riduzione gruppi e under18 10 euro.

Attrice, autrice e regista, premio della Critica 2005, vicentina d’origine e udinese d’adozione, con “Mio eroe” Giuliana Musso porterà sul palcoscenico cittadino del contemporaneo un monologo ispirato alle biografie di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001-2014). La voce è quella delle loro madri, che testimoniano la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali, in un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Tre donne che cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto. Ma anche all’esperienza della morte in guerra in tempo di pace: perché nell’alveo di questi racconti intimi, a tratti lievi e a tratti drammatici, si fa spazio un discorso etico e politico. La voce della mater dolorosa, che l’iconografia patriarcale vorrebbe relegata allo spazio dei sentimenti, esce infatti dagli stereotipi per tornare a porsi interrogativi puntuali sulla logica della guerra, sull’origine della violenza come strumento di soluzione dei conflitti e su un sistema che prevede la costruzione del mito dell’eroe per giustificare tutto questo.

Scritto con la complicità di Alberto Rizzi e prodotto da La Corte Ospitale, lo spettacolo ha debuttato lo scorso ottobre a Rubiera (RE) e arriva proprio mentre l’Europa commemora il centenario del primo conflitto mondiale. Un lavoro che strappa il tema della guerra alla dimensione della rievocazione, riportandolo ad un confronto serrato con il presente e sviluppando al contempo quel discorso femminista su cui l’autrice di “Nati in casa” e “Sex machine” torna a ragionare.

“Il dolore delle madri – spiega infatti Giuliana Musso - può superare la retorica militaristica che ci impedisce di ragionare sulla guerra proprio quando siamo difronte al feretro coperto dal tricolore, e affonda con la forza dei sentimenti in una più autentica ricerca di verità. In queste testimonianze femminili il tema della pace e il tema della maternità risuonano per quello che ancora sono: pubblicamente venerati e segretamente dileggiati”.

Scene e assistenza di Tiziana De Mario, musiche eseguite da Andrea Musto, direzione tecnica di Claudio "Poldo" Parrino.

Informazioni per il pubblico: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55, Vicenza; telefono 0444 323725, info@teatroastra.itwww.teatroastra.it

Galleria fotografica

Mio eroe - ph. Adriano Ferrara Mio eroe - ph. Adriano Ferrara

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