Città di Vicenza

26/10/2016

Zona di viale Milano, completato il potenziamento del sistema di telecamere

Ora sono 14 gli occhi elettronici che sorvegliano l'area. In tutto in città già 58 i punti di controllo

L'assessore Rotondi in centrale operativa

Sono passate da 5 a 14 le telecamere di videosorveglianza che vigilano sull'area compresa tra le vie Milano, Torino, Firenze, Genova, Ippodromo e piazzale Bologna.

L'esito del completamento del progetto è stato illustrato questa mattina dall'assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi insieme al comandante Cristiano Rosini, direttamente alla centrale operativa della polizia locale.

Finalmente - ha dichiarato l'assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi - nella zona di viale Milano possiamo contare su una telecamera ogni 80 metri. Si stratta di apparecchiature estremamente avanzate, tra le migliori sul mercato. Le potenzialità offerte da questi strumenti, insieme al recente potenziamento delle pattuglie antidegrado, e più in generale l'intera riorganizzazione della squadra di polizia giudiziaria che rappresenta un unicum in Italia, ci consentono un significativo presidio del territorio a fianco delle forze dell'ordine. Ciò non può significare, ovviamente, che ci siano agenti che 24 ore su 24 controllano la città dai monitor delle centrali operative nostra e della questura, perché sarebbe impossibile in qualsiasi organizzazione, ma che può essere fatto un lavoro di intelligence completo e certosino, senza contare l'effetto deterrente che le telecamere producono sui malintenzionati per il solo fatto di essere state installate”.

Partita nel 2015, si è conclusa infatti nelle scorse settimane l’implementazione della videosorveglianza della zona vicina alla stazione.

Il controllo dell'area, che già contava su 5 videocamere, è stato dunque potenziato con l'inserimento di ulteriori 9 telecamere: 4 “dome”, ossia telecamere manovrabili da operatori presso le centrali operative, e 5 fisse delle quali una “multisensor”, in quanto dotata di 4 obiettivi per un controllo a 360° della zona in cui è installata.

Finalmente nella zona di via Milano abbiamo una telecamera ogni 80 metri. Si stratta di apparecchiature estremamente avanzate, tra le migiori sul mercato.

Le nuove telecamere prevedono l’utilizzo di due differenti piattaforme e dei relativi protocolli informatici che vengono attivati a seconda dell'obiettivo da controllare. Un protocollo, infatti, scatta per l'utilizzo delle telecamere “dome”, manovrabili dalle centrali operative del comando di polizia locale e della questura; un secondo protocollo riguarda invece le telecamere di tipo fisso, sul modello di quelle già sperimentate in via Gorizia.

L'intervento ha comportato una spesa complessiva di circa 35.000 euro: di cui 11.400 per le telecamere “dome”, 6.200 per le fisse, 3.000 per la multisensor e circa 2.000 per gli allacciamenti elettrici. Contemporaneamente al potenziamento dei punti di ripresa, è proseguito lo sviluppo interno ai centri di controllo del sistema, con l’acquisizione di un nuovo server di gestione e di 3 nuove work-station, una delle quali installata nella centrale operativa della questura di Vicenza (12.400 euro).

Nel dettaglio, le nuove telecamere sono state installate in piazzale Bologna (telecamera fissa “multisensor”), tra viale Milano e viale Ippodromo (camera “dome”); tra viale Milano e via Genova (camera “dome”), tra viale Milano e via Firenze (telecamera fissa); alla rotatoria tra viale Milano, viale Mazzini e corso SS. Felice e Fortunato (camera “dome”) e in via Torino (camera “dome”; telecamera fissa verso via Firenze; telecamera fissa verso via Genova; telecamera fissa verso corso SS. Felice e Fortunato).

Con queste ultime installazioni, il sistema di videosorveglianza comunale raggiunge quota 58 punti di controllo, ai quali si aggiungerà presto un'altra decina di “occhi elettronici” grazie all’intervento di privati. Entro la metà del 2017, inoltre, si conta di aver installato un centinaio di telecamere in tutto, in virtù dell'arrivo delle ulteriori apparecchiature previste nell'ambito del progetto “Occhi blu”.

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