Città di Vicenza

23/08/2016

Vicenza...in movimento, per promuovere nelle scuole uno stile di vita attivo

Su una cosa medici e scienziati di tutto il mondo sono concordi: una regolare attività fisica è la migliore forma di prevenzione per le più diverse e diffuse patologie, e non è mai troppo presto per adottare uno stile di vita attivo. Anzi, come tutte le buone abitudini, tanto prima si comincia tanto più facile sarà poi mantenere questa fondamentale prassi nel corso del tempo. Per questo motivo, un ambito privilegiato al quale sono rivolte le attività di sensibilizzazione e promozione in questo senso proposte dal Dipartimento di Prevenzione dell'ULSS 6 è da tempo rappresentato dagli alunni delle scuole vicentine di ogni ordine e grado. E proprio questa attività è destinata a ricevere nuovo impulso grazie al progetto "Vicenza... in movimento", che inizia ufficialmente oggi con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra ULSS 6, Amministrazione Comunale di Vicenza e Ufficio Scolastico Territoriale.

Il protocollo d'intesa

Più in dettaglio, l'accordo - firmato rispettivamente dal Direttore Generale Giovanni Pavesi, dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza e dal dott. Giorgio Corà - prevede la costituzione di un tavolo tecnico di lavoro con l'obiettivo di creare maggiori sinergie per una più efficace organizzazione di attività finalizzate appunto alla promozione di uno stile di vita attivo, in particolare tra gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado della città.

Le attività di prevenzione

Numerose le iniziative in programma, a partire dall'attivazione di nuovi percorsi "Piedibus" e il consolidamento di quelli già esistenti (attualmente sono 18 per 10 scuole). Come noto, si tratta di una sorta di "autobus a piedi" formati da un gruppo di bambini per recarsi a scuola e ritornare a casa a piedi, naturalmente accompagnati da adulti adeguatamente formati: una modalità semplice, salutare e aggregativa per “camminare in compagnia e arrivare a scuola/casa in allegria”.

Un altro progetto allo studio è la creazione di parcheggi "Kiss and Go", ovvero di spazi per la sosta breve delle auto a circa 300 metri dalle scuole, nei quali i genitori che accompagnano in auto i figli possono salutarli per lasciar loro percorrere comunque l'ultimo tratto a piedi, in piena sicurezza.

Del resto proprio la generale messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e in generale degli itinerari compiuti dai giovanissimi all'interno dei quartieri è un altro degli obiettivi in programma, insieme all’avvio - in collaborazione con le istituzioni scolastiche - di percorsi sistematici di formazione ed educazione alla salute, all’ambiente e alla mobilità sostenibile nelle scuole di ogni ordine e grado. Proprio le risorse ambientali disponibili (piste ciclabili, parchi, oasi protette, etc.) saranno utilizzate inoltre per lo sviluppo di unità didattiche specifiche sulla prevenzione e sull'educazione ad uno stile di vita attivo.

Una particolare attenzione sarà inoltre posta al coinvolgimento di tutta la comunità, in primis le circoscrizioni, i genitori e il mondo delle associazioni, per rendere le iniziative il più possibile condivise e più facilmente realizzabili.

I dati

Del resto, a sottolineare l'importanza del progetto sono i dati dei più recenti studi internazionali, a partire da quelli diffusi recentemente dall'Osservatorio Mondiale della Sanità, secondo il quale in Occidente l’80% dei bambini di 8-9 anni e il 66% di bambini e adolescenti dai 13-15 anni non pratica una regolare attività fisica, mentre il 20,9% dei bambini in età scolare è in sovrappeso e il 10,8 % è obeso. Eppure, proprio una regolare attività fisica praticata fin da subito è, insieme ad una corretta alimentazione, la migliore forma di prevenzione per le più diffuse patologie, da quelle cardiovascolari a molte forme tumorali, come dimostra l'aspettativa di vita stimata maggiore di 5 anni rispetto ai bambini che conducono una vita sedentaria.

Non solo, ma è dimostrato che l'attività fisica incide positivamente anche sul rendimento scolastico: in particolare gli alunni che arrivano a scuola a piedi o in bicicletta sono fin da subito più attenti e presentano un rendimento migliore, addirittura del 40% in matematica e nell'apprendimento delle lingue.

«In questo contesto - sottolinea la dott.ssa Paola Colussi, responsabile del Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute dell'ULSS 6 - il ruolo della scuola è fondamentale nell’incidere sugli “stili di vita” e sui comportamenti salutari in quanto rappresenta la principale “agenzia” educativa che può erogare agli studenti informazioni scientificamente corrette, ma soprattutto può metterli in grado di riconoscere le pressioni sociali ed i messaggi che suggeriscono modelli comportamentali rischiosi o nocivi, fornendo strumenti per attuare scelte consapevoli. E rendere le opportunità di salute, semplici e piacevoli, facilita la loro scelta da parte di tutta la comunità, riducendo così le disuguaglianze sociali».

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.