Città di Vicenza

19/08/2016

Richiedenti asilo, Variati: “Il no delle commissioni dovrebbe portare al rimpatrio"

Bene che il Governo si impegni a ridurre l’iter dei ricorsi attraverso vari strumenti, ma bisogna fare di più: quando la commissione territoriale boccia la domanda di riconoscimento della protezione internazionale, il richiedente asilo dovrebbe essere rimpatriato”.

È il commento del sindaco Achille Variati alla proposta del ministro della giustizia Andrea Orlando di snellire le procedure per i ricorsi contro le decisioni delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.

Quando la commissione territoriale boccia la domanda del richiedente asilo – spiega il sindaco – di fatto riconosce che lo straniero non ha il diritto di rimanere nel nostro Paese. Certamente, al richiedente asilo deve essere garantita la possibilità di presentare ricorso contro la decisione della commissione, ma non è giusto che nell’attesa del pronunciamento del tribunale rimanga in Italia e continui a ricevere assistenza. La maggioranza delle domande dei richiedenti asilo viene bocciata dalle commissioni, ma quasi tutti coloro che hanno presentato l’istanza, fanno ricorso dopo il diniego: e in questo modo tutti i richiedenti asilo rimangono nel nostro Paese per anni in attesa dei tempi della giustizia italiana, mantenendo anche il diritto all’assistenza”.

Il meccanismo non sta funzionando e le regole devono cambiare perché solo a chi ha diritto di  rimanere in Italia devono essere garantite assistenza e protezione – conclude il sindaco -. Nel caso il tribunale dovesse accogliere successivamente il ricorso, correggendo quindi l’esito negativo della commissione e stabilendo il diritto alla protezione internazionale, solo allora allo straniero dovrebbe essere garantita la possibilità di tornare in Italia”.

 

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