Città di Vicenza

16/02/2016

Biblioteca civica Bertoliana, importante donazione della famiglia Dalla Pozza

In ricordo del padre Antonio Marco, apprezzato direttore della storica istituzione per circa 40 anni

La famiglia Dalla Pozza di Vicenza ha recentemente effettuato una importante donazione alla Biblioteca Bertoliana, in ricordo del padre Antonio Marco che della storica istituzione culturale fu apprezzato direttore per circa quarant'anni.

La donazione è composita e comprende 24 quaderni di appunti manoscritti di carattere palladiano, 2 epistole del letterato vicentino Arnaldo Tornieri, numerosi documenti relativi alla scrittrice Laura Lattes, una pubblicazione prestigiosa su Jacopo da Ponte nonché la maschera funebre del viso e il calco della mano di Antonio Marco Dalla Pozza realizzati in gesso dallo scultore Giuseppe Giordani.

La donazione in questione si aggiunge ad altre precedentemente effettuate dai fratelli Dalla Pozza negli anni scorsi, sempre a favore della Bertoliana, comprendenti una ricca raccolta di lettere indirizzate da Antonio Fogazzaro a Fedele Lampertico oltre ad un importante fondo su Laura Lattes.

Per far comprendere la portata del gesto della famiglia Dalla Pozza, va ricordato che Antonio Marco Dalla Pozza (1900-1967) fu uno dei principali promotori e artefici di cultura a Vicenza dagli anni Trenta sino alla fine degli anni Sessanta. Fu scrittore incisivo, anche se non prolifico, di opere relative alla storia locale ed al Palladio. Ma è ricordato soprattutto per il suo impegno e la sua dedizione verso le istituzioni pubbliche. Fu vicepresidente e, per molti anni, segretario dell'Accademia Olimpica e del Comitato permanente per gli spettacoli classici. Durante il secondo conflitto mondiale contribuì in modo decisivo a salvare dalla distruzione e dalla dispersione i beni culturali della sua città. Quale direttore della Biblioteca civica Bertoliana mise a disposizione le sue doti di intelligenza ed esperienza per il raggiungimento delle finalità culturali proprie di questo prestigioso istituto. Dopo le traversie del periodo bellico, ne curò il completo riordino sia strutturale che tecnico, incrementando le raccolte e potenziando le attrezzature. Svolse inoltre un'assidua attività in campo nazionale per la promozione dell'ordinamento e sviluppo del sistema bibliotecario italiano ottenendo autorevoli riconoscimenti.

La sua opera di studioso è stata premiata con la medaglia d'oro dei benemeriti della cultura e dell'arte conferitagli nel 1965 con decreto del Presidente della Repubblica.

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