Città di Vicenza

05/05/2015

Ultimi giorni per firmare la proposta di legge “Un'altra difesa è possibile”

C'è tempo fino al 10 maggio per aderire alla raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Un'altra difesa è possibile” per istituire il Dipartimento civile per la difesa armata e nonviolenta, iniziativa a cui anche il sindaco di Vicenza Achille Variati ha aderito a margine della cerimonia del 25 aprile.

Le ultime date utili per dare la propria adesione saranno alcuni mercati di quartiere: mercoledì 5 si potrà firmare al mercatino di via Goldoni e venerdì 8 al mercato di San Pio X in via Fabiani dalle 9 alle 13.30. Domenica 10 sarà possibile sottoscrivere la proposta in contra' del Monte durante il mercato dell'antiquariato, dalle 9 alle 17.30. E' inoltre possibile firmare la proposta di legge anche all'URP del Comune di Vicenza a Palazzo Trissino, fino a venerdì 8 maggio ogni mattina dalla 9 alle 12.30; giovedì anche dalle 17 alle 18.30.

La proposta di legge prevede l'istituzione di un Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta presso la presidenza del consiglio dei ministri. All'interno della proposta i punti principali comprendono l'attivazione dei Corpi Civili di Pace (CCP), la cui sperimentazione già prevede l’istituzione di un contingente da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale e l’Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo.

Il finanziamento previsto nella proposta comprende un fondo di 100 milioni di euro all'interno del bilancio del ministero della difesa, e l'istituzione del 6x1000 per aumentare i fondi a disponibile secondo la scelta volontaria dei cittadini.

Il consiglio comunale di Vicenza ha dato la propria adesione all'iniziativa con una mozione votata all'unanimità nel corso della seduta del 14 ottobre 2014.

Ci auguriamo davvero che questa legge di iniziativa popolare possa raggiungere le 50.000 firme necessarie per potere essere discussa in parlamento – sottolinea l'assessore Isabella Sala - E' un approccio diverso, innovativo al tema della difesa tradizionale, nel senso che riporta l'attenzione sul ruolo dei cittadini che, secondo l'articolo 52 della Costituzione, sono essi stessi responsabili del 'sacro dovere della difesa della patria'. Ciò significa anche difendere la patria, la terra in cui si vive tutelando l'ambiente, la coesione sociale, costruendo progetti che dimostrano come le attività volte a creare senso di comunità aiutino a diminuire gli episodi di degrado e violenza, nel vicinato così come a livello dei conflitti internazionali, come provano le statistiche. Si tratta di incoraggiare questo processo con un contributo decisamente modesto, se paragonato agli oltre 19 miliardi impegnati annualmente per il ministero della difesa, e gli oltre 23 complessivi dedicati, ma ugualmente importante. Il resto starà ai cittadini con la scelta del 6 x mille. Ecco perché ogni firma per arrivare a potere discutere seriamente di questi temi in parlamento è decisiva”.

Informazioni: www.difesacivilenonviolenta.org

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