Città di Vicenza

16/04/2015

Vicenza, capitale dell’export cresce con digitale e start-up

Domani ospite Matteo Salvini, Chiara Galiazzo e Saturnino

“Siamo la terza provincia italiana dopo Milano e Torino per export, ma la classifica procapite ci vede leader!”: è molto orgoglioso delle industrie che rappresenta Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza, quando ne parla al convegno “Le strade della crescita la forza dell’export, la flessibilità dell’impresa” che ha aperto la seconda giornata di Panorama d’Italia a Vicenza, nella sala convegni del Cuoa a Villa Valmarana Morosini. “Ed è merito dell’export se da noi già nel 2014 abbiamo avuto un Pil in ripresa, qui ci sono capacità peculiari e si innova. E in più l’integrazione tra impresa e scuola funziona perfettamente perché in media in soli 85 giorni i giovani laureati trovano un lavoro”.
Per Gianni Zonin, leader storico degli imprenditori vicentini e presidente della Banca popolare, la chiave di volta è stata e sarà sempre l’export, che la sua impresa pratica da 50 anni: “La Zonin Deutschland è del 1965! Nel settore vinicolo tutte le aziende hanno dovuto cambiare pelle a metà degli anni Ottanta e ampliare il loro orizzonte per non morire, ora c’è uno sviluppo straordinario dell’export enologico, che ha superato il 50% della produzione grazie a prodotti di qualità. La mia azienda esporta l’80% del suo vino in 106 Paesi”.
Comunque, secondo Diego Campagnolo, direttore del master per imprenditori del Cuoa, “chi fa imprese su dimensioni piccole e medie deve decidersi a formare se stesso e le figure chiave della sua impresa, puntando sull’organizzazione”. E quindi sul digitale: fronte sul quale c’è molto da crescere. Maria Cristina Farioli, direttore marketing, communication & citizenship di Ibm Italia, ha spiegato che l’obiettivo deve essere quello di “creare in azienda un ambiente collaborativo dove la conoscenza è posta al centro e si punta sulla partnership, cioè sull'apertura al cliente che viene costantemente ascoltato”. Il futuro dell’impresa manifatturiera è già qui ed è quello dell’industria 4.0 che porterà il digitale anche nel ciclo produttivo.
Merito anche della banda ultralarga che darà valore aggiunto alla crescita del paese e delle imprese: ”Il piano Telecom al 2017 è di investire 3,5 miliardi di euro in reti in fibra e data center. In particolare, in Veneto altri 10 centri saranno serviti e nel 2015 arriveremo nel distretto di Arzignano e a Schio”, ha detto a Panorama d’Italia il responsabile dell’agenda digitale di Telecom Italia, Giuseppe Tilia.
E intanto che s’innova, ci si rinnova anche, e profondamente, come ha fatto la Fiamm, rappresentata al convegno dall’amministratore delegato Stefano Dolcetta, che è anche vicepresidente della Confindustria ed esponente di punta del consorzio Cobat, che ha riportato in Abruzzo dalla Repubblica Ceca un’importante impianto di produzione di batterie al sale: “Oggi siamo una multinazionale tascabile presente in tutto il mondo ma abbiamo investito 20 milioni di euro in Italia e siamo già stati ripagati da un raddoppio degli utili 2014”.

Le Start-up
Ma se il Veneto eccelle per dinamismo imprenditoriale di vecchie e nuove imprese, Vicenza deve rilanciare la capacità di innovare nella tecnologia: questione al centro del dibattito "Fare start up in Veneto si può" che si è tenuto sempre al Cuoa, dopo il convegno sulla crescita: "Quest’area è solo 60esima in Italia, nonostante un ecosistema favorevole” ha ricordato Giuseppe Ravasi, ecosystem development and innovation center manager di Ibm. “Noi comunque agevoliamo queste micro imprese dando loro servizi gratuiti e consulenza per la crescita”. Come Talent Garden, il più grande network europeo di campus che selezionano talenti digitali, sostenuto in Italia proprio da Ibm, sia lo scorso anno che questo in corso e da poco partecipato dal gruppo Digital Magics, col programma di aprire 50 nuovi campus nel mondo: “Nei nostri coworking c’è una ricerca continua che va a coprire tutta la filiera dell’innovazione” spiega Jacopo Pertile di Talent garden Padova "e gli start-upper possono incontrare gli investitori e farsi aiutare a crescere”.
E’ così, bisogna far di più, come ha confermato anche Marco Salin, imprenditore ed esperto di information technology, che ha sottolineato che “sebbene il Veneto è molto attivo nelle start up, Vicenza è rimasta un po’ indietro, perché siamo una realtà manifatturiera e i nostri imprenditori sono un po’ più distanti dalla logica digitale. Ma anche loro stanno cambiando”.
Lo dimostrano realtà come Develon che da 13 anni opera nell’ecommerce. "La svolta è arrivata tre anni fa" dice il suo titolare, Michele Lorenzi "quando le aziende si rivolgevano a noi per creare la loro piattaforma di ecommerce e abbiamo deciso di realizzare un servizio a 360 gradi, in full outsourcing. Ne sono sicuro: l’Italia è ancora fanalino di coda in Europa nelle vendite online, ma nei prossimi 4 anni sarà la nazione che crescerà maggiormente".
E c’è chi, come Telecom Italia, provvede a sostenere le nuove imprese digitali con bandi di finanziamento: è il caso del Wcap (working capital) la struttura bolognese di Telecom presente a Vicenza con Marco Lotito, che ha finanziato un'altra realtà aziendale innovativa: Kopjra. "Supportiamo le imprese nel proteggere i diritti d’autore dei loro contenuti digitali" spiega Tommaso Grotto, "un tema molto importante e delicato anche per la diffusione di applicazioni come Periscope". "In questo momento abbiamo un bando aperto che si chiuderà il 12 maggio che consente di accedere a quattro acceleratori di start up" aggiunge Lotito di Wcap. "Nel mondo digitale i cambiamenti sono velocissimi e noi aiutiamo i nuovi team a muoversi in questo mondo che sosteniamo con finanziamenti e orientamento ai giovani startupper creando piccole filiere di microaziende che possono collaborare a vicenda".

Digitale, pellami e risparmio
Del resto, pur se iniziata con la politica – Brunetta e Latorre a confronto sulle riforme – “Panorama d’Italia” a Vicenza aveva poi virato sui temi economici sin dalla serata di mercoledì, a cominciare dal problema-chiave della digitalizzazione del sistema, al centro di un workshop promosso dall’Ibm al Caffè Garibaldi e focalizzato, in particolare, sull’analisi dei dati che per molte strade affluiscono dalla Rete nelle imprese e possono aiutarle a decifrare la strada da percorrere per ottimizzare la crescita. Il professor Bruno Scarpa, docente di statistica a Padova, ha ragionato sul parallelo da realizzare tra il forte e vincente orientamento all’export delle imprese vicentine e invece un’attitudine ancora incompleta verso la digitalizzazione, soprattutto quella che si concretizza in una forte analisi dei dati funzionale all’orientamento del marketing e della stessa produzione verso la clientela.
Poco più tardi, al palazzo delle Opere Sociali, inaugurazione della mostra “Pelle, una storia italiana”, organizzata – nel contesto di Panorama d’Italia – dall’Unione italiana industria conciaria-Unic con Lineapelle per esaltare un settore industriale che nella provincia di Vicenza esprime, con 400 aziende, un valore della produzione di oltre 3 miliardi di euro, per il 70% realizzati all’estero: appunto il settore della concia. Un settore ancora florido ma non adeguatamente riconosciuto sui mercati internazionali dove pure la domanda premia la qualità delle produzioni italiane. Alla mostra, presenti il presidente dell’Unione Rino Mastrotto e l’amministratore delegato Salvatore Mercogliano, direttore generale e amministratore delegato di Lineapelle, un campionario di “pezzi” lavorati con grande maestria. Tra i più insoliti, la pelle di rospo – simile a quella di lucertola, ma più bella – e quella di pesce razza.
Ultimo appuntamento economico della giornata di mercoledì è stato poi l’intervista pubblica di Stefano Volpato, direttore commerciale di banca Mediolanum, sui temi dell’andamento dell’economia e dei mercati finanziari e della gestione del risparmio. Per Volpato, veneto doc (è di Treviso) il Veneto e l’Italia in generale hanno straordinarie opportunità davanti a sé, grazie al ridimensionamento del valore del’euro contro il dollaro che agevolerà le esportazioni, grazie all’inventiva, alla creatività e alla capacità diffusa di fare impresa. A condizione, naturalmente, di operare in modo oculato, diversificando il rischio, scegliendo con grande attenzione l’intermediario finanziario cui affidarsi. E insomma evitando la tentazione del “fai-da-te”. Con innegabile successo, visto il costante record di raccolta di risparmio segnato anno dopo anno da Mediolanum nei suoi diciotto anni di vita e il successo della società in Borsa, dov’è arrivata ad essere terza banca in assoluto per capitalizzazione.

Il programma di venerdì 17
Domani, invece il protagonista della giornata sarà Matteo Salvini: alle 18, Il segretario della lega nord si racconta in un talk show esclusivo presso l’Hotel della Ville.            
Il programma si apre alle ore 10  con il dibattito “Costruire le eccellenze” a Palazzo Trissimo, Sala Stucchi. Ospiti del convegno, Jacopo Bulgarini d’Elci (vicesindaco del Comune di Vicenza), Giuseppe Caldiera (direttore CUOA), Valentino Campagnolo (a.d. Campagnolo srl), Nicola Cosciani (direttore Business Unit Energy Storage Solutions di FIAMM), Massimo D’Aiuto (a.d. Simest), Francesco Manni (imprenditore), Salvatore Mercogliano (amministratore unico LINEAPELLE/direttore UNIC), Giovanni Zanchetta (responsabile Enel mercato triveneto).
Alle 13 presso il Caffé Garibaldi, è tempo di show cooking con lo chef stellato più giovane d’Italia. Lorenzo Cogo del ristorante “El Coq” rivisiterà una delle ricette tipiche vicentine, a seguire food experience. L’evento sarà preceduto da una degustazione di cocktail Tisanoreica.
Nel pomeriggio spazio alla musica. Alle 16.45 al Teatro Olimpico, Gianni Poglio, giornalista di Panorama, incontra il bassista Saturnino. 
Alle 18.30 al Palazzo delle Opere Sociali si terrà il Workshop Unic/LINEAPELLE:"Sostenibilità e moda per la pelle italiana", dove interverranno Alessandra Siena (CSR & Sustainability Manager UNIC) e Antonella Bertagnin (trend forecaster).    

Chiude la terza giornata Chiara Galiazzo, alle 21.00 presso il Teatro Olimpico Gianni Poglio intervista la cantante padovana.
Ma se il calcio d’inizio della tappa vicentina di “Panorama d’Italia” è stato dato dalla politica, con Brunetta e Latorre, il suo immediato sviluppo mercoledì 15 si è poi diffuso sui temi dell’economia e dell’impresa. A cominciare dal problema-chiave della digitalizzazione del sistema, al centro di un workshop promosso dall’Ibm al Caffè Garibaldi e focalizzato, in particolare, sull’analisi dei dati che per molte strade affluiscono dalla Rete nelle imprese e possono aiutarle a decifrare la strada da percorrere per ottimizzare la crescita. Il professor Bruno Scarpa, docente di statistica a Padova, ha ragionato sul parallelo da realizzare tra il forte e vincente orientamento all’export delle imprese vicentine e invece un’attitudine ancora incompleta verso la digitalizzazione, soprattutto quella che si concretizza in una forte analisi dei dati funzionale all’orientamento del marketing e della stessa produzione verso la clientela.

Poco più tardi, al palazzo delle Opere Sociali, inaugurazione della mostra “Pelle, una storia italiana”, organizzata – nel contesto di Panorama d’Italia – dall’Unione italiana industria conciaria-Unic con Lineapelle per esaltare un settore industriale che nella provincia di Vicenza esprime, con 400 aziende, un valore della produzione di oltre 3 miliardi di euro, per il 70% realizzati all’estero: appunto il settore della concia. Un settore ancora florido ma non adeguatamente riconosciuto sui mercati internazionali dove pure la domanda premia la qualità delle produzioni italiane. Alla mostra, presenti il presidente dell’Unione Rino Mastrotto e l’amministratore delegato Salvatore Mercogliano, direttore generale e amministratore delegato di Lineapelle, un campionario di “pezzi” lavorati con grande maestria. Tra i più insoliti, la pelle di rospo – simile a quella di lucertola, ma più bella – e quella di pesce razza.

Ultimo appuntamento economico della giornata, l’intervista pubblica di Stefano Volpato, direttore commerciale di banca Mediolanum, sui temi dell’andamento dell’economia e dei mercati finanziari e della gestione del risparmio. Per Volpato, veneto doc (è di Treviso) il Veneto e l’Italia in generale hanno straordinarie opportunità davanti a sé, grazie al ridimensionamento del valore del’euro contro il dollaro che agevolerà le esportazioni, grazie all’inventiva, alla creatività e alla capacità diffusa di fare impresa. A condizione, naturalmente, di operare in modo oculato, diversificando il rischio, scegliendo con grande attenzione l’intermediario finanziario cui affidarsi. E insomma evitando la tentazione del “fai-da-te”. Con innegabile successo, visto il costante record di raccolta di risparmio segnatio anno dopo anno da Mediolanum nei suoi diciotto anni di vita e il successo della società in Borsa, dov’è arrivata ad essere terza banca in assoluto per capitalizzazione.

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