Città di Vicenza

13/04/2015

Basilica Palladiana, in corso lavori di ottimizzazione al sofisticato impianto geotermico

Assessore Balbi: "Stimato un risparmio di 20 mila euro l'anno"

Da sinistra, assessore Balbi e ingegnere D'Ascanio

La Basilica Palladiana spenderà 20 mila euro all'anno in meno in teleriscaldamento, energia elettrica e manutenzioni all'impianto di riscaldamento e raffrescamento.

I lavori che, per un costo complessivo di 115 mila euro, consentiranno di raggiungere questo obiettivo sono partiti nelle scorse settimane nei locali tecnologici allestiti sotto piazza dei Bissari, a fianco dei bagni pubblici di contra' Catena. L'intervento durerà circa 90 giorni. Soltanto oggi è in corso anche un'operazione di carotaggio esterno, in piazza delle Erbe, per l'inserimento di una sonda.

L'intervento è stato illustrato questa mattina nel corso di un sopralluogo dall'assessore alla cura urbana Cristina Balbi e dal direttore dei lavori, ingegnere Andrea D'Ascanio.

Il cuore tecnologico della Basilica Palladiana che tra gli addetti ai lavori già costituisce un modello di eccellenza – ha dichiarato l'assessore Cristina Balbi – viene ottimizzato in relazione a quanto emerso dal monitoraggio delle prestazioni energetiche eseguito nel primo periodo di completo funzionamento del monumento. Ciò ci consentirà di risparmiare 20 mila euro all'anno, tra riduzione dei consumi e manutenzioni, ammortizzando in pochi anni il costo delle migliorie”.

L'impianto di produzione di energia termica e frigorifera, com'è noto, è costituito da un sistema di climatizzazione con pompa di calore reversibile. In sostanza, in inverno il sistema sfrutta attraverso un pozzo profondo 30 metri l'energia termica dell'acqua di falda a 15 gradi come sorgente di calore per fornire energia termica a bassa temperatura (40-45 gradi), mentre in estate la falda viene utilizzata come pozzo termico dove rilasciare l'energia sottratta alle utenze ad una temperatura di circa 22 gradi.

Per ottimizzare il sistema sul fronte energetico e della manutenzione, ridurre al massimo il prelievo di acqua da pozzo e bilanciare l'impatto termico sull'acqua di falda, ora saranno apportate migliorie di carattere sia geologico che impiantistico.

Nel dettaglio, sarà prolungata la tubazione di reimissione in falda dell'acqua per contrastare l'intasamento dei filtri del pozzo e a 10 metri di profondità sarà installato un piezometro per monitorare l'andamento della falda, mentre una sonda inserita nel pozzo di emungimento terrà sotto controllo le condizioni di prelievo e altri parametri. Sul fronte impiantistico sarà aumentato e ottimizzato il campo di lavoro delle pompe, sarà modificato il sistema di recupero termico, installato un sistema di condensazione autonomo e attivato un monitoraggio continuo delle performance energetiche.

Questi interventi produrranno significativi benefici in termini di riduzione dei consumi energetici e degli interventi manutentivi quantificabili, secondo una stima prudenziale, in un risparmio di gestione di 75 megawattora l'anno di energia da teleriscadamento (TLR) e di 25 megawattora di energia elettrica pari a un risparmio complessivo di circa 13 mila euro l'anno. A questa cifra vanno aggiunti i risparmi derivanti da minori manutenzioni del pozzo e delle pompe, per almeno 7 mila euro l'anno.

Galleria fotografica

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.