Città di Vicenza

19/12/2014

Imposta di soggiorno, Confesercenti e Assoturismo: “A Vicenza gestione virtuosa”

Bulgarini d'Elci: “Grazie alle entrate, dall'anno prossimo ci sobbarcheremo addirittura il costo dello Iat di piazza Matteotti, altrimenti destinato alla chiusura per i drastici tagli della Regione”

Confesercenti e Assoturismo plaudono alla virtuosa e vincente gestione dell'imposta di soggiorno da parte del Comune di Vicenza, che la affida in buona parte al consorzio di promozione turistica Vicenzaè. “La notizia apparsa oggi sulla stampa – dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci – non può che rallegraci e riempirci di soddisfazione, perchè riconosce la trasparenza e la lungimiranza con cui, a tre anni dall'istituzione dell'imposta, continuiamo a reinvestire i proventi solo ed esclusivamente in turismo e cultura, in particolare per la promozione, per l'accoglienza e per l'organizzazione di eventi ad alta capacità attrattiva. La nostra amministrazione, infatti, sta da anni lavorando all'espansione dell'offerta turistico-culturale nelle sedi museali e monumentali, a beneficio dei cittadini e dei turisti, ma anche degli operatori economici della città che possono così contare sull'arrivo di un maggior afflusso di visitatori e quindi di clienti. Siamo infatti convinti che sia questa una delle principali chiavi sia per valorizzare le bellezze storiche, culturali e architettoniche della città, sia per combattere la crisi economica. E a Vicenza siamo talmente bravi – aggiunge il vicesindaco - che grazie alle entrate dell'imposta di soggiorno, sopperiremo alle mancanze della Regione, che sta insensatamente e progressivamente abdicando ai compiti precedentemente assunti per quanto riguarda le attività di informazione ed accoglienza turistica”.

L'assessore Bulgarini d'Elci si riferisce all'approvazione, pochi giorni fa, da parte della giunta comunale, dell'accordo triennale di collaborazione con la Regione Veneto per la gestione dell'ufficio Iat di piazza Matteotti, “altrimenti destinato alla chiusura – spiega l'assessore -, a causa del taglio di tutti i fondi che trasferiva alle Province e ai consorzi per gestire i punti di informazione e accoglienza turistica. Una follia – commenta il vicesindaco -, anche perchè sfugge cosa stia facendo la Regione per il turismo, con le risorse assai poco federalisticamente accentrate nelle mani di Finozzi, assessore al turismo vicentino, che sta facendo tutto il possibile per sabotare la start up turistica del vicentino”.

Pur di tenere in vita lo Iat di Vicenza, quindi – conclude Bulgarini d'Elci -, subentriamo nella gestione, per affidarla al Consorzio Vicenzaè, di cui il Comune è socio fondatore. Il consorzio è infatti l'unica realtà presente sul territorio che, da oltre 20 anni, svolge con competenza e professionalità un ruolo di coordinamento per la promozione della città e l'accoglienza di visitatori e turisti”.

Così, dal prossimo primo gennaio, per tre anni, grazie alle entrate dall'imposta di soggiorno, il Comune sosterrà il costo annuo complessivo pari a 100 mila euro necessario a far funzionare lo Iat, salvo che non arrivi il contributo di 25 mila euro chiesto alla Regione, misura una tantum, valida solo per il 2015.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.