Città di Vicenza

18/12/2014

Inaugurazione della mostra di Antonio López García a palazzo Chiericati

La mostra “Antonio López García. Il silenzio della realtà. La realtà del silenzio” è stata inaugurata oggi a palazzo Chiericati alla presenza dell'artista spagnolo e del sindaco il sindaco Achille Variati.
Sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, il curatore della mostra Marco Goldin, il presidente del Gruppo Segafredo Zanetti Massimo Zanetti.
Ieri abbiamo inaugurato il Museo del Gioiello, straordinaria creazione di Fiera di Vicenza assieme al Comune che porta nel cuore della Basilica il primo museo di questo tipo in Europa, luogo di riflessione, scoperta, approfondimento, meraviglia, curato da Alba Cappellieri e da un'altra grande spagnola, Patricia Urquiola – così è intervenuto il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. Oggi apriamo le sale del Chiericati all'arte contemporanea, con ben cinque artisti in esposizione. Domani toccherà alla Basilica, con la grande mostra dedicata ai notturni nella storia dell'arte, e meglio ancora alla notte come concetto dell'anima, come stato della mente e del cuore. Sabato si apre l'area archeologica sotto al Duomo. Una settimana come questa Vicenza non l'ha mai avuta. Ma come già abbiamo avuto modo di dire ieri, e come vale la pena ripetere: la nostra città non è più la bella addormentata che probabilmente López García vide nel suo lontano viaggio. Oggi Vicenza è sveglia, consapevole, cosciente dei propri mezzi, delle eccezionalità che custodisce, di un destino che può costruire per sé. E che, non a caso e solo con apparente paradosso in un tempo di crisi, sta costruendo in questi anni proprio lavorando su ciò che aveva sempre nascosto: valorizzazione del patrimonio storico, cultura, arte, creatività, innovazione, esaltazione e ricerca della bellezza. Queste sono le stelle polari che abbiamo scelto di iscrivere nel cielo e nell'orizzonte del nostro destino, con un impegno consistente e concreto, fatto di investimenti e di scelte, che mette questi fattori di sviluppo cosiddetti immateriali al centro del percorso di crescita della nostra comunità.
Sono scelte non banali di cui va dato merito al sindaco, Achille Variati, che le ha elette a vere e proprie linee amministrative di governo, in un tempo in cui la cultura soffre e cade sotto le mannaie dei tagli e della crisi. E sono onorato di poter rappresentare oggi quest'amministrazione, lui presente in sala.
Ed è per questo che in questi anni, oltre che sul patrimonio monumentale, si è investito sui suoi usi e la sua valorizzazione: ed ecco le grandi mostre di Marco Goldin, accanto a esposizioni più piccole e di segno diverso; ma ecco, quest'anno, la bellissima intuizione di aprire le porte di palazzo Chiericati a una serie di mostre dedicate al contemporaneo, tra cui ovviamente svetta l'attesissima esposizione di lavori di López García. Il contemporaneo dialoga con la classicità non per sopraffarla ma per fecondarla, ed esserne fecondato. Proprio come facciamo in questo teatro con il rinnovato ciclo di spettacoli classici, in cui appunto la materia tragica si riveste di linguaggi nuovi e moderni.
Questa è la strada che abbiamo scelto di intraprendere, e che passo dopo passo sta facendo di Vicenza non più la cenerentola delle città d'arte venete ma una capitale reale della riflessione culturale europea”.

A distanza di quarantadue anni è tornata in Italia una mostra dedicata ad Antonio López García, per la prima volta in un museo pubblico.
Sarà infatti la Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati, in piazza Matteotti a Vicenza ad ospitarla nelle sale al piano terra. Nello spazio antistante la Pinacoteca sono state collocate due due grandi sculture, Carmen sveglia e Carmen addormentata.

La mostra presenta i caratteri dell'eccezionalità non solo per il numero di capolavori esposti, circa quaranta suddivisi in quattro sezioni, ma anche per il coinvolgimento diretto dello stesso artista che, accogliendo Marco Goldin nel suo studio a Madrid, ha con entusiasmo appoggiato questo progetto espositivo fortemente voluto dal critico trevigiano.

Ad accompagnare l’esposizione è un autentico volume monografico di 200 pagine che raccoglie dipinti, disegni e sculture dal 1949 fino a questi giorni, colmando dunque una lacuna per il pubblico degli appassionati italiani. Facendolo con una scelta molto ampia di illustrazioni, con un saggio che ripercorre l’intera vicenda creativa di López García e con apparati che entrano nel vivo della sua attività espositiva sia in America che in Europa che in Giappone.

Sono state inoltre inaugurare sempre a palazzo Chiericati, negli interrati detti chiericati Underground, anche le personali di quattro affermati artisti italiani: Silvio Lacasella, Matteo Massagrande, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro.

Le mostre rimarranno aperte dal 24 dicembre all’8 marzo 2015.

Informazioni

Linea d’ombra, call center 0422.429999, www.lineadombra.it

Antonio López García

Silvio Lacasella, Matteo Massagrande, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro

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