Città di Vicenza

01/10/2014

Ludopatia, parte dal 2 ottobre nel Vicentino “Mettiamoci in gioco per il nostro futuro”

Conferenze-spettacolo per studenti e cittadinanza, materiali informativi e formazione per gli operatori bancari. Si inizia il 2 e 3 ottobre a Vicenza e Lonigo

Sandonà, Cerchiaro, Colombara, Variati, Bersan, Balbo

Anche se non ci sono dati certi, si stima che in Italia siano almeno un milione le “vittime” dirette del gioco d’azzardo – i giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza. Ad essere a rischio non sono solo i giocatori ma anche le famiglie, che si indebitano, e la società intera, che deve fare i conti con i costi sanitari, sociali, relazionali e legali di questo fenomeno. Un problema intercettato sia dalla Caritas Vicentina, attraverso la rete dei servizi-segno e dei centri di ascolto delle Caritas parrocchiali, sia dalle banche di credito cooperativo e casse rurali e artigiane, attraverso i loro operatori bancari.

Preoccupati della dimensione che il gioco d’azzardo patologico negli ultimi anni ha assunto nella provincia e diocesi di Vicenza, e delle drammatiche conseguenze sulle tante persone e famiglie che rimangono intrappolate nella spirale della patologia, la Fondazione Bcc/Cra della provincia di Vicenza e la Caritas diocesana, in collaborazione con la Cooperativa Nuova Vita e l’Ufficio della Pastorale della scuola della diocesi di Vicenza, lanciano l’iniziativa “Mettiamoci in gioco per il nostro futuro”, che prevede una serie articolata e sinergica di azioni di sensibilizzazione-prevenzione, di informazione sulle possibilità di aiuto e di formazione degli operatori bancari.

Oggi c'è una grande novità – ha osservato il sindaco Achille Variati a palazzo Trissino questa mattina durante la presentazione dell'iniziativa -. Sapevamo infatti che fossero sul tema sia i Comuni, compresa l'Anci nazionale nonostante il governo sia sempre un po' restio in quanto parte dei soldi del gioco d'azzardo finiscono nelle casse dello Stato, sia la Caritas, che è sempre in prima linea sul fronte delle povertà estreme cui arrivano anche le vittime della ludopatia, sia la scuola, che per definizione svolge una funzione educativa, sia la cooperativa Nuova Vita, che da anni si sta dando da fare aprendo peraltro percorsi innovativi. La novità di oggi è che ci sono anche le banche, e si tratta delle banche del sistema del credito cooperativo del territorio. E non stanno partecipando come mero sponsor: certo, i soldi che mettono sono importanti per sostenere l'attività di sensibilizzazione, ma in questo caso hanno davvero sposato l'iniziativa, tant'è che stanno per partire tre incontri di formazione dedicati agli operatori di sportello. Trovo quindi lodevole la loro scelta, attualissima e di grande valenza sociale, di cui devono andare fieri”.

La Regione Veneto è l'unica tra le grandi Regioni a non avere ancora una legge – ha sottolineato il consigliere comunale Raffaele Colombara, che da tempo è impegnato per spingere verso la regolamentazione del gioco d'azzardo - e ciò non ci permette di affrontare la questione da un punto di vista operativo, cioè mettendoci dei soldi. Per questo oggi è fondamentale la partecipazione all'iniziativa da parte delle banche. Ricordo infine che la corte costituzionale quest'estate ha dato ragione ai Comuni stabilendo che le normative comunali che stabiliscono orari e distanze delle sale da gioco non sono in contrasto con la normativa di altri enti”.

Il fenomeno associato alle ludopatie va combattuto anche dal sistema bancario – ha rilanciato Giancarlo Bersan, presidente della Fondazione tra le Bcc/Cra della provincia di Vicenza - e vanno rafforzati i presidi interni alle banche per riconoscere comportamenti a rischio e per sostenere situazioni di criticità che possono sfociare in vera e propria dipendenza. L’unione delle forze dal mondo della scuola a quello della formazione e del volontariato sarà soprattutto utile per dare maggiore efficacia con finanziamenti ad hoc ad azioni di promozione sociale e di prevenzione. Per le banche di credito cooperativo un prezioso viatico nel dare concretezza ai princìpi di cooperazione, di mutualità e di solidarietà”.

È stato facile fare rete a Vicenza al fine di aiutare tante famiglie in difficoltà a causa di questa dipendenza – ha osservato don Giovanni Sandonà, direttore di Caritas Vicentina -. Qui stanno collaborando assieme scuola, Comuni, Caritas, Ulss con il Sert, e le cooperative che curano gli interventi specifici, oltre alle banche, alle quali speriamo se ne aggiungano presto delle altre. Qui a Vicenza infatti abbiamo un Comune che è stato uno dei primi in Italia a prendere posizione sul fenomeno dilagante del gioco d'azzardo e pure una cooperativa Nuova Vita, che, fra le prime in Italia, sta lavorando in sintonia con il Sert di Vicenza sullo specifico. E noi della Caritas c'entriamo perchè i dati certificano che nel gioco investe di più chi ha un reddito inferiore e appartiene ad un ceto medio-basso: sono insomma le stesse persone di cui ci occupiamo quotidianamente”.

Sono tante le problematiche che ci troviamo ad affrontare ogni giorno – ha dichiarato Patrizia Balbo, presidente della cooperativa Nuova Vita -: non c'è una legge e non ci sono finanziamenti, quindi abbiamo difficoltà a sostenere i servizi utili a dare risposte alle numerose richieste di aiuto che ci arrivano, addirittura raddoppiate di anno in anno. Basti pensare che l'anno scorso sono state 96 le persone che si son rivolte a noi, senza contare tutte quelle che si rivolgono al Sert dell'Ulss e ad altre strutture. Il bisogno dunque esiste ed è incalzante”.

Abbiamo aderito subito alla proposta di Caritas – ha spiegato Fernando Cerchiaro, direttore dell'Ufficio pastorale della scuola della diocesi di Vicenza - per inserire il tema nelle iniziative di compartecipazione con gli studenti, perchè possa essere oggetto di approfondimento in occasione consigli di classe, assemblee di istituto e altre iniziative. Il nostro obiettivo infatti è che gli studenti diventino protagonisti facendo propri questi temi”.

Il programma di iniziative messo in campo con il progetto “Mettiamoci in gioco per il nostro futuro”, inizia con le conferenze-spettacolo “Fate il nostro gioco. Matematica del gioco d’azzardo”, organizzate con il patrocinio dei Comuni di Vicenza e Lonigo e dell’Ufficio scolastico territoriale di Vicenza e tenute da Taxi1729 con l’obiettivo di svelare le regole e i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro l’immenso fenomeno del gioco d’azzardo in Italia, unendo divulgazione matematica, spettacolo e denuncia sociale.

Il programma prevede domani giovedì 2 ottobre a Vicenza al Teatro Astra (alle 9.30 per le sole scuole superiori e alle 20.30 per la cittadinanza, quest’ultimo con ingresso libero), e venerdì 3 ottobre, al Teatro Comunale di Lonigo alle 9.30 per le sole scuole superiori. Le conferenze-spettacolo si terranno anche a Schio e Bassano del Grappa il 5 e 6 marzo 2015.

Sul secondo versante è prevista invece la diffusione di materiale informativo circa le possibilità di aiuto attive nel territorio in favore delle persone e delle famiglie: l’opuscolo contiene alcune informazioni generali sul problema del gioco d’azzardo patologico, nonché i recapiti degli enti e delle strutture che nella provincia e in diocesi di Vicenza forniscono aiuto e informazione rispetto a questo specifico problema.

È prevista infine un’attività dedicata agli operatori bancari, con tre incontri formativi organizzati in collaborazione con i Sert delle Ulss 4 Alto Vicentino, 5 Ovest Vicentino e 6 Vicenza (un intervento simile è già stato realizzato nei mesi scorsi dall’Ulss 3 per il Bassanese) e con le realtà che sul territorio hanno attivato servizi di aiuto; è stato inoltre predisposto e stanno per essere diffuse fra i dipendenti delle Bcc/Cra alcune linee guida per aiutare gli operatori bancari a riconoscere i segnali della presenza di eventuale patologie (operazioni sospette) e a supportare la famiglia e la persona a contenere i danni della patologia a livello economico proponendo soluzioni adeguate.

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