Città di Vicenza

23/09/2014

Contro lo spreco 4300 pasti per l'albergo cittadino dalla scuola Zecchetto

Confermato il progetto sulle eccedenze alimentari

Trasformare lo spreco alimentare in risorsa si può. A vantaggio dell'ambiente e di chi ha più bisogno. In quest'ottica il Comune di Vicenza partecipa dal 2010 al progetto R.E.B.U.S., coordinato dalle ACLI di Verona per il recupero delle eccedenze alimentari a favore delle famiglie in difficoltà economica.

Oggi, su proposta dell'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, la giunta comunale ha confermato l'adesione all'iniziativa. “Nel nostro territorio - ha ricordato l'assessore – le richieste di sostegno al reddito sono in costante aumento e del resto il 5,5 % delle famiglie vive in condizioni di povertà relativa e il 3,6% di povertà assoluta. Di contro, in Italia lo spreco alimentare è ancora altissimo. Di qui la nostra decisione di continuare ad impegnarci per sostenere le persone in difficoltà anche attraverso forme di recupero delle eccedenze alimentari, non solo nelle mense delle scuole, ma anche individuando forme di collaborazione con produttori, ristoratori e distributori”.

Per quanto riguarda la scuola, nella sola primaria Zecchetto, che per prima ha aderito all'iniziativa, durante lo scorso anno scolastico sono stati recuperati 4300 pasti per l'albergo cittadino. “Contiamo – detto l'assessore – di proseguire con questa esperienza ampliandola ad altre scuole”.

Più complesso il coinvolgimento della parte produttiva: “Un recente decreto – ha ricordato Isabella Sala - ha rallentato la disponibilità della grande distribuzione a destinare a scopo sociale i prodotti freschi, in quanto la nuova norma rende possibile la vendita di tali prodotti fino al giorno di scadenza. Cercheremo però la collaborazione di produttori e ristoratori con l'obiettivo di sostituire, per quanto possibile, contributi in denaro con borse spesa mirate”.

Con lo stesso spirito anche quest'anno il Comune di Vicenza organizzerà l'iniziativa “Riempimi di gioia” che a Natale del 2013 ha permesso di raccogliere e ridistribuire 31 tonnellate di cibo e verificherà la possibilità di aprire un vero e proprio emporio solidale in collaborazione con le realtà del privato sociale.

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