Città di Vicenza

28/08/2014

Via Gorizia e vie limitrofe, torna l'attività dell'Associazione nazionale carabinieri

Rotondi: “Servizio molto apprezzato: aiuta ad aumentare il livello di sicurezza percepita dai cittadini”

Rosini, Rotondi, Masia, La Face

Si rinnova l'impegno dell'Associazione nazionale carabinieri (Anc) al fianco dell'amministrazione comunale nell'area di via Gorizia, viale Roma, piazza Castello, piazzale De Gasperi e Giardino Salvi.

Questa mattina infatti il 75° Nucleo di volontariato e protezione civile dell'associazione ha firmato con il Comune la convenzione che ripropone il servizio di presenza, attività di informazione e di segnalazione alla polizia locale di situazioni sospette.

L'accordo - che è stato presentato oggi dall'assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi e dal presidente del 75° Nucleo, Salvatore Masia, sottotenente della riserva in congedo, affiancato per l'occasione da Giovanni La Face, presidente della sezione Vicenza dell'Anc - prevede un impegno da parte dei carabinieri in congedo di tre ore, dalle 16.30 alle 19.30, per tre giorni alla settimana (fisso il sabato, variabili gli altri due giorni), a fronte di un contributo omnicomprensivo di 500 euro mensili per 12 mesi a partire dal prossimo 22 settembre.

Stabilizziamo così un servizio che ha dato riscontri molto positivi – ha spiegato Dario Rotondi -, perchè effettivamente contribuisce ad aumentare il livello di sicurezza percepita dai cittadini, dai residenti e dai commercianti, i quali passano, vivono e lavorano in quest'area estremamente frequentata. Certo, per altri problemi come la presenza di alcuni spacciatori ci vuole ben altro ed è competenza soprattutto delle forze di polizia nazionali. Però anche l'attività dei volontari ex carabinieri fornisce un valido contributo, se non altro in termini di controllo. Ad esempio nei confronti di minori che si rendono protagonisti di comportamenti poco rispettosi nelle aree pubbliche o nei confronti dell'arredo urbano, per il quale l'amministrazione ogni anno spende tanti soldi. Per questo è anzi nostra intenzione cominciare a interessare i genitori di questi ragazzi”.

La sperimentazione del servizio – ha dettagliato Salvatore Masia - è durata tre mesi a partire dallo scorso 8 maggio per un totale di 41 giorni effettivi di servizio e 123 ore effettuate a turno da 34 volontari complessivi, facilmente identificabili grazie all'abbigliamento del nucleo di appartenenza. Erano sempre almeno due per turno e fino a 8-10 in alcuni giorni ritenuti strategici per le operazioni di controllo. È stata un'esperienza senz'altro positiva – ha aggiunto -: il coordinamento con le forze dell'ordine è stato costante, sia via radio che via mail, ma soprattutto abbiamo percepito in modo chiaro la gratitudine da parte dei cittadini che si sono spesso fermati a parlare con le nostre pattuglie. Nessuno, del resto, si aspettava miracoli, ma anche solo aver alleviato la sen

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