Città di Vicenza

15/07/2014

“Nella Pancia della balena” ritorna a Campo Marzo venerdì 18 luglio

Dodici attori e trenta spettatori su un autobus, in viaggio per il Paese dei balocchi

Foto di Chiara Ferronato

Venerdì 18 luglio, alle 20 e alle 21.30 Campo Marzo ospiterà nuovamente il progetto “Nella pancia della balena”, ovvero dodici attori e trenta spettatori su un autobus, in viaggio per il Paese dei balocchi, secondo l’originale formula individuata dal Laboratorio Teatro Interculturale EDA del CTP Vicenza Ovest, nata da un’idea di Rosella Pizzolato e sviluppata con la collaborazione artistica di Carlo Presotto.

Spettatori e attori si troveranno trasformati nei passeggeri di un autobus urbano che, seppur fermo, condurrà i partecipanti di quest’inusuale esperienza teatrale in un viaggio di grande intensità, tra memorie, desideri e paure, rielaborati sotto forma di racconti e azioni sceniche, in un teatro di prossimità coinvolgente.

Dal “Pinocchio” di Carlo Collodi deriva il tema del viaggio, la partenza per il Paese dei Balocchi: metafora del momento di passaggio tra la perdita di un’identità (nel paese d’origine, nell’adolescenza, in un contesto familiare, sociale o ambientale) e la costruzione di un’identità nuova (emigrazione, ingresso nel mondo del lavoro, matrimonio, cambiamento di abitudini, di lavoro e di ritmi di vita). La pancia della balena è infatti il luogo in cui Pinocchio si trova dopo aver ceduto al fascino del Paese dei balocchi per seguire le lusinghe di un sogno rivelatosi poi diverso dalle aspettative, il luogo in cui deve fare i conti con il proprio passato e rielaborarlo, per costruire un nuovo futuro, una nuova identità. Nel percorso Pinocchio ha incontrato la durezza della delusione, trasformandosi tanto da non riuscire più a riconoscersi, trovandosi emarginato, rifiutato, finché la balena lo ha inghiottito. L’esperienza della migrazione porta con sé in modo più o meno drammatico la necessità di fare i conti con la propria identità culturale, di costruire un nuovo equilibrio tra il proprio passato e ciò che si diventerà. Può essere il caso di uno studente Erasmus, che da europeo ridisegna la propria vita in un panorama più ampio, nella pancia confortevole di un’aula di studio. Ma anche di chi sfugge alla guerra, affrontando un’odissea di privazioni che dall’Africa subsahariana attraverso il deserto porta a solcare il mare nella pancia di un peschereccio. Ecco allora che la pancia della balena può essere la sala d’aspetto di un aeroporto, la tenda di un centro di accoglienza o, appunto, un autobus.

Il Gruppo Teatro Laboratorio Interculturale dell’Eda, nato in seno alla scuola di italiano per stranieri del CTP Vicenza Ovest, rappresenta dal 2001 un’esperienza originale che unisce l’obiettivo formativo di rinforzo linguistico con quello artistico e culturale dell’approfondimento di temi legati all’interazione tra culture diverse. Il gruppo ha al suo attivo una serie di produzioni performative - gli studi su “La Tempesta”, “Romeo e Giulietta” e “Amleto di Shakespeare”, il lavoro autobiografico “Valigie” e quello sul poemetto “Italy” di Giovanni Pascoli - tutti realizzati in collaborazione con enti pubblici e privati cittadini e presentati in numerosi incontri interculturali in Italia.

L’ingresso è gratuito; la partecipazione è a numero chiuso, è consigliata la prenotazione scrivendo a info@oltrefrontierelab.com.

La performance verrà replicata sabato 13 settembre in piazza Matteotti e venerdì 19 settembre in piazza Castello.

Il progetto, patrocinato dal Comune di Vicenza, è realizzato in collaborazione con Unione Immigrati di Vicenza, La Piccionaia Teatro Stabile di Innovazione, AIM mobilità, Oltrefrontiere Lab, e rientra nell’ambito del progetto del Comune di Vicenza “L’estate a Vicenza. Nei giardini delle idee” in collaborazione con la Regione Veneto, il Consorzio Vicenzaè, AIM Energy, i cui appuntamenti sono tutti pubblicati nel calendario eventi .


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Foto di Chiara Ferronato

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