Città di Vicenza

02/07/2014

Cisa, Variati e Mariani: “Scelta incomprensibile del Cda"

"Sono stati estromessi Comune e Camera di Commercio dalle decisioni sul futuro dell’ente”

Ieri al Cisa si è verificata una forzatura incomprensibile del Cda che ha escluso due soci da scelte importanti per il futuro dell’ente”. È il commento del sindaco Achille Variati e del presidente della Camera di Commercio Paolo Mariani sulla nomina del presidente del Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio avvenuta ieri sera.

Il problema non è certo la figura di Lino Dainese, stimato imprenditore le cui doti non sono certo in discussione – spiegano Variati e Mariani –, ma il metodo utilizzato per la nomina. Ieri, prima della riunione del Cda, con una lettera condivisa tra Comune e Camera di Commercio era stato chiesto al Consiglio di amministrazione di rinviare la nomina del presidente poiché non c’era ancora stata l’occasione di un confronto fra i soci dopo le dimissioni volontarie dell’ex presidente Lia Sartori. Un confronto che reputavamo e reputiamo assolutamente necessario per discutere, prima ancora della figura del presidente, del futuro del Centro, delle sue risorse, dei programmi e degli sviluppi, anche e soprattutto in considerazione del fatto che per statuto è stata cancellata l’assemblea dei soci e alla luce dell’ultimo bilancio 2013 dell’ente che è risultato negativo. In contrasto con questa ragionevole richiesta di rinvio a dopo il confronto fra i soci, ieri è avvenuta comunque la nomina del presidente che poteva essere condivisa e unitaria. Ora è necessario capire se Comune e Camera di Commercio sono soci graditi e necessari all’interno del Cisa”.

 

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