Città di Vicenza

28/04/2014

Acquedotto romano di Lobia, avviato il procedimento per l’eliminazione dei rifiuti

L'imposizione ai privati. Variati: “Non è accettabile che ci siano pneumatici e calcinacci depositati accanto al patrimonio che vogliamo valorizzare”

Avviato il procedimento amministrativo per eliminare i rifiuti che si trovano a pochi metri dall’acquedotto romano di Lobia. Questa mattina il settore Ambiente, tutela del territorio e igiene, su indicazione del sindaco Achille Variati, ha inviato l’avviso ai proprietari del terreno privato ad uso agricolo che costeggia l’acquedotto romano a Lobia per imporre un decoro maggiore nell’area.

Il nostro obiettivo è valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale della città – spiega il sindaco – e per questo motivo non è accettabile che vicino a una testimonianza di epoca romana del nostro passato ci siano cumuli di rifiuti, anche se in proprietà privata, che dovranno ora essere eliminati. In particolare, negli ultimi anni abbiamo valorizzato i reperti romani inseriti in un percorso specifico, l’itinerario archeologico 'Vicenza Romana', e stanno per essere riportati alla luce i resti dell’acquedotto lungo corso Fogazzaro. È necessario quindi eliminare anche gli elementi di degrado che attualmente sono a pochi metri dall’acquedotto romano di Lobia”.

Recentemente la polizia locale ha effettuato un sopralluogo all’acquedotto di Lobia e oggi è stato avviato il procedimento amministrativo relativo al rispetto del decreto legislativo 152 del 2006 riguardante le norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati “con particolare riferimento alla presenza di rifiuti – si legge nel documento - depositati e costituiti da numerosi pneumatici obsoleti, depositati in maniera disordinata e senza alcun riparo, materiale di risulta e blocchi di calcestruzzo fra la vegetazione arborea, materiale ligneo degradato e pannelli ondulati vetusti e di percolato proveniente da silos posto lungo la recinzione”.

 

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