Città di Vicenza

15/04/2014

Imposta di soggiorno, dall'1 luglio modifiche al rialzo

Bulgarini: “Capitalizziamo i risultati di una città che sta diventando sempre più attrattiva grazie ad un'intensa attività di promozione”

Ritocco verso l'alto dell'imposta di soggiorno a partire dall'1 luglio. Lo ha deciso stamattina la giunta comunale, puntando all'obiettivo previsto in bilancio di previsione di incassare 400 mila euro nel 2014 (280 mila gli euro incassati invece nel 2013): “Non solo per l'aumento della tariffa appena deliberato – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, nell'illustrare le novità -, ma anche perchè ci aspettiamo più visitatori. In sostanza, stiamo scommettendo sulla crescita ulteriore dell'attrattività di Vicenza, convinti di aver messo in moto un circuito virtuoso, che si autoalimenta. Basti pensare che se fino a un anno e mezzo fa circa il Teatro Olimpico aveva una media annua di 110 mila visitatori, la Basilica Palladiana in un anno e mezzo da quando è stata riaperta al pubblico ha già collezionato 500 mila visitatori”.

All'introduzione dell'imposta di soggiorno, due anni fa, in molti erano preoccupati – ha osservato il vicesindaco -: temevano che avrebbe danneggiato l'offerta ricettiva del nostro territorio, che avremmo perso i gruppi organizzati a favore delle strutture dei Comuni contermini che non applicano l'imposta, ed erano pure preoccupati sull'utilizzo che avremmo fatto degli introiti. I fatti invece hanno dimostrato che abbiamo aumentato in modo consistente l'ospitalità alberghiera dopo l'istituzione dell'imposta: nel 2013, primo anno completo della tassa, abbiamo aumentato del 10,5% gli arrivi alberghieri, con la media regionale ferma invece a zero, e incassato circa 280.000 euro, nonostante non avessimo grandi eventi in corso. Ciò dimostra che abbiamo saputo fare investimenti in promozione: siamo diventati attrattivi, competitivi. E non solo con le mostre di massa in Basilica, ma anche con altre iniziative più sperimentali o sofisticate, come ad esempio il ciclo degli spettacoli classici da 10 mila spettatori: aver chiamato un nome internazionale come Nekrosius, infatti, ha comunque fatto parlare di Vicenza nel mondo. Quanto all'uso degli introiti – ha precisato Bulgarini -, siamo uno dei pochi Comuni in Italia ad utilizzarli integralmente per il turismo o comunque per operazioni culturali che servono a incrementare il turismo o per attività di promozione di quanto può offrire il territorio, cosa certamente apprezzata dagli albergatori. E non dimentichiamo che a fine anno abbiamo in programma un terzo grande evento di massa”.

In sostanza, allineandosi a città comparabili come Verona, Padova, Ferrara, Bologna, Siena, la tassa di soggiorno aumenterà di 50 centesimi per ogni fascia, mantenendo inalterata quella dei gruppi, che continuano a pagare 50 centesimi per pernottamenti in camere con prezzo fino a 25 euro (mentre pagheranno 1 euro per camere da 25,01 a 55 euro e per prezzi superiori si applicherà l'imposta prevista per i clienti individuali).

Per quanto riguarda invece i clienti individuali, la fascia di prezzi da 25 a 80 euro, viene suddivisa in due fasce: da 25,01 a 70 e da 70,01 ai 130 euro, più un'ulteriore fascia per prezzi superiori a 130 euro.

Abbiamo assunto queste decisioni nonostante le perplessità e il parere contrario degli albergatori, tuttavia abbiamo accolto tutta un'altra serie di richieste da loro avanzate – ha aggiunto Bulgarini -. Ad esempio, l'esenzione della tassa giornaliera non richiede più 5 pernottamenti consecutivi: basta che avvengano nell'arco dello stesso mese nella stessa struttura alberghiera, anche non consecutivamente. Introduciamo inoltre l'esenzione per i portatori di handicap non autosufficienti e i loro accompagnatori. Infine, incrementiamo l'imposta per i pernottamenti nelle attività extra-alberghiere (affittacamere, convitti, alloggi, appartamenti, bed&breakfast, residence...), in quanto categorie attualmente molto agevolate in merito a obblighi, controlli e standard da rispettare”.

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