Città di Vicenza

08/04/2014

"La domenica delle donne", Marilena Menicucci presenta il suo libro

Venerdì 11 aprile a palazzo Cordellina

Verrà presentato venerdì 11 Aprile alle 17,30 nel salone centrale di Palazzo Cordellina (in Contrà Riale, n. 12) il libro di Marilena Menicucci "La domenica delle donne" (Perugia, Futura Edizioni, 2013). Lo presenterà Adriana Chemello, docente di letteratura italiana all’università di Padova. È prevista la presenza dell’autrice Marilena Menicucci, scrittrice, giornalista, poeta, perugina di nascita e romana d’adozione, laureatasi in pedagogia a Perugia, ultima allieva di Aldo Capitini.

 

 

Il libro è organizzato in tre racconti, che ripercorro la vita delle mugnanesi dall’infanzia alla vecchiaia. «Ho scelto il periodo che conoscevo meglio – scrive l’autrice - e quello più vicino, nel senso che ci sono ancora delle persone viventi. Ho raccolto le loro testimonianze e reinterpretato il non detto, costruendo tre racconti su tre temi principali. La prima televisione, dove parlo di come cambiano i riti del paese con l’arrivo del tubo catodico nei primi anni cinquanta, rivolgendo particolare attenzione ai pensieri dei bambini, delle bambine e delle nonne, che a quei tempi rappresentavano una parte emarginata della società». Il secondo racconto (quello più ampio che dà il titolo al libro) è dedicato al modo in cui le donne partecipavano alla messa domenicale, con la distinzione tra la prima, seconda e terza messa, che vedeva recarsi a turno massaie, bambine, nonne e giovani ragazze.

Il libro illustra e racconta con semplicità ma con molta passione e con scrupolo documentario la vita di un piccolo borgo della provincia umbra, con le sue radici storiche, la badia benedettina del secolo XI, le tradizioni culturali, le abitudini quotidiane, i valori della gente comune e le difficoltà economiche. Al centro dell’attenzione della scrittrice, che riesce a coniugare insieme la riflessione di impronta saggistica con il respiro narrativo agile e avvincente, c’è soprattutto la storia delle donne nel periodo dell’immediato dopoguerra tra gli anni ’50 e ’60. Una storia che pur parlando del piccolo borgo di Mugnano in realtà racconta e descrive la storia delle donne della provincia italiana (e forse non solo) di quel periodo con le tante fatiche ma anche con le grandi aspettative di un futuro migliore.

Marilena Menicucci ci racconta una giornata ‘particolare’ delle donne di quegli anni: la domenica, il giorno della festa, quando finalmente libere da impegni lavorativi e domestici si prendevano un piccolo spazio per sé, un momento per pensare e per pensarsi. E lo facevano dedicandosi alla preparazione di qualche piatto della tradizione culinaria locale (per es. il ‘rito delle tagliatelle’), ma soprattutto partecipando al ‘rito della messa’. Nel descrivere il rito della messa l’autrice coglie gli aspetti più intimi e sofferti di un genere femminile costretto per secoli al lavoro, al silenzio e all’obbedienza, e vede nella celebrazione liturgica il momento del pensiero autonomo, del riconoscimento della propria identità, nell’incontro con «un maschile non in contrapposizione, ma in continuità e in amicizia con il femminile». Le donne raccontate nelle pagine di Marilena sono quelle che poi hanno passato il testimone alle loro figlie, le «ragazze degli anni Sessanta», quelle che sono cresciute e si sono formate negli anni di grandi uomini che hanno segnato la storia del secolo scorso, come John Kennedy, Aldo Capitini, Giovanni XXIII, Martin Luther King, Ernesto Guevara, Jan Palach, e che a modo loro hanno attuato una vera rivoluzione culturale, senza spargimento di sangue, quella della consapevolezza di sé in quanto donne e della necessità di mettersi al mondo e di essere nel mondo.

 

La Menicucci non è nuova nel ripercorrere la storia e le tradizioni del suo paese d’origine, nel tentativo di creare una memoria storica di Mugnano, che parlando delle tradizioni, dei fatti e degli eventi del piccolo borgo umbro riesce a parlare trasversalmente di tante altre realtà italiane nel decennio della ricostruzione e del boom economico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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