Città di Vicenza

01/04/2014

Manovra 2014, Tasi azzerata per le case più economiche, i negozi e le botteghe

Variati: “Vicini a chi è stato maggiormente colpito dalla crisi”

Sindaco e assessore Cavalieri presentano
la manovra 2014

Avremmo potuto approfittare della Tasi, chiedendo soldi ai cittadini per far quadrare i conti. Sarebbe stata la strada più semplice che mi risulta essere percorsa da più di qualche Comune. Noi abbiamo fatto una scelta diversa: Tasi pari a zero per chi ha una casa di fascia popolare o economica e per le attività commerciali e artigianali e addizionale Irpef ferma al 2012 e tra le più basse d'Italia, con esenzione totale fino a 15 mila euro di imponibile. Così siamo più vicini a chi è stato maggiormente colpito dalla crisi: famiglie con redditi bassi, negozianti e artigiani”.

Questa la premessa del sindaco Achille Variati alla presentazione dell'impianto generale del bilancio di previsione 2014 che la giunta sottoporrà al consiglio comunale. Un bilancio che non si regge, quindi, sull'aumento delle tasse per fronteggiare minori trasferimenti dallo Stato e minori incassi previsti, ma punta sull'equità fiscale e sulla razionalizzazione della spesa.

Anche i proprietari di appartamenti di fascia superiore – precisa il sindaco - pagheranno meno rispetto all'Imu, mentre a chi possiede ville di pregio chiederemo qualcosa di più. E ciò, insieme a una politica di rigore e di ferreo controllo della spesa che ci ha portato a introdurre tagli per 3 milioni di euro, ci consentirà di non ridurre i servizi, secondo un meccanismo complesso che ci conferma tra i Comuni più virtuosi d'Italia”.

Impegnativa la situazione di partenza, come descritta dall'assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri: 8,3 milioni di euro in meno per l'abolizione dell'Imu sulla prima casa, 1,3 milioni in meno per minori incassi Imu dovuti all'esenzione dei beni merce (immobili nuovi invenduti), 1,3 milioni di nuovi tagli dello Stato, a cui si aggiungono 0,4 milioni di euro di minori contributi della Fondazione Cariverona e la previsione di utili Aim per 2,5 milioni di euro che saranno eventualmente recepiti in sede di assestamento, per un totale di 13,8 milioni di euro.

Per fronteggiare questa situazione – ha ribadito l'assessore Cavalieri – abbiamo puntato sull'equità nella fiscalità locale e sull'efficientamento della spesa, mantenendo inalterati i servizi, il sostegno al sociale, attenzione alle fasce più deboli e allo sviluppo economico”.

Sul fronte della razionalizzazione della spesa, il certosino lavoro di assessori e settori comunali ha portato a un risparmio di 3 milioni di euro e alla previsione di mezzo milione di euro di nuove entrate. Gli altri 10,3 milioni sono stati recuperati introducendo, nell'ambito delle possibilità lasciate dalla legge ai Comuni, un sistema di tassazione il più equo possibile: “Rispetto al 2012 – ha dichiarato l'assessore - non abbiamo introdotto nessun aumento Imu e Irpef, confermando aliquote tra le più basse d'Italia, e abbiamo introdotto sgravi e detrazioni alla Tasi per le fasce più deboli e le categorie economiche più colpite dalla crisi”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda la Tasi sulla prima casa, chi ha rendite catastali fino a 400 euro, non pagherà un euro perché l'aliquota sarà pari a zero. Chi ha rendite catastali tra i 400 e i 1000 euro, conterà su un'aliquota del 2,8 per mille, con una detrazione fissa di 110 euro e ulteriori 40 euro in meno per ogni figlio, con il risultato che pagherà meno dell'Imu prima casa 2012.

Le fasce più alte, con rendite catastali oltre i 1000 euro, avranno un'aliquota pari al 3,3 per mille, ma conserveranno comunque la detrazione di 40 euro per figlio, anche se in media si troveranno a pagare qualcosa in più rispetto all'Imu 2012.

La Tasi, inoltre, sarà pari a zero per negozi, botteghe e laboratori artigiani, purché occupati, e anche per fabbricati Ater assegnati, scuole e ricoveri, mentre per le seconde case, le aree fabbricabili e i fabbricati a destinazione industriale sarà dello 0,8 per mille, aliquota più bassa dello standard di legge.

Questa manovra – ha concluso l'assessore Cavalieri - permetterà al Comune di incassare 10,3 milioni di euro, cioè meno dei 10,9 milioni di euro che lo Stato ci ha tolto. Tale differenza, sommata ai minori introiti per altri 2,9 milioni di euro, sarà compensata dalla razionalizzazione della spesa per 3 milioni di euro e da nuove entrate per mezzo milione di euro. Infine, finanziare le detrazioni sulla prima casa a favore delle fasce più deboli e delle famiglie ci costerà 2,2 milioni di euro e azzerare la Tasi per le categorie economiche colpite dalla crisi peserà per 700 mila euro. Del resto senza questi correttivi la fiscalità locale così come impostata a Roma avrebbe finito per gravare di più su queste categorie e meno sulle fasce più abbienti”.

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La presentazione della manovra 2014 La presentazione della manovra 2014

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