Città di Vicenza

24/02/2014

“Verso Monet”, oltre 4 mila visitatori nei primi due giorni di apertura

Bulgarini d'Elci: “Dato davvero entusiasmante”

Oltre 4 mila visitatori nei primi due giorni di apertura. È il risultato della mostra “Verso Monet” registrato nelle giornate di sabato 22 febbraio e di ieri, domenica 23, quando rispettivamente 2.015 e 2.013 persone hanno varcato l'ingresso del salone della Basilica palladiana per ammirare le 101 opere d'arte che fino al 4 maggio illustreranno la storia del paesaggio dal Seicento al Novecento.

Nel primo giorno di apertura peraltro, l'orario è stato eccezionalmente esteso fino all'una di notte e i visitatori presenti all'interno della Basilica palladiana alle 20.30 e alle 22 hanno avuto la possibilità di assistere gratuitamente, nella Domus comestabilis, alla conferenza sui temi e i motivi della mostra a cura di Marco Goldin di Linea d'Ombra e alla lettura di alcune lettere di Vincent Van Gogh dedicate al paesaggio con la partecipazione dell'attore Gilberto Colla.

Oltre 4 mila persone nel primo weekend di mostra è un dato davvero entusiasmante – commenta soddisfatto il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci -. Segno dell'interesse che nel nostro territorio riscuotono proposte di questo tipo, in grado di offrire a un pubblico vasto la possibilità di immergersi nella storia della pittura e di apprezzarne le evoluzioni; ma anche dell'interesse che la nostra stessa città, assieme alla Basilica che ne è il monumento più noto e visibile, è in grado di esercitare, se consideriamo che la mostra aveva appena chiuso a Verona. Questo risultato – conclude Bulgarini d'Elci - è uno sprone a continuare sulla strada dell'investimento in temi e progetti in cui il nostro territorio ha sempre creduto poco, e che rappresentano invece il cuore delle strategie di crescita e rilancio che stiamo attuando. E per funzionare al meglio devono ovviamente mettere in relazione positiva grandi attrattori come questo con la produzione culturale continua e strutturale del territorio, fatta di ricerca, luoghi, condivisione, valorizzazione dell'identità storica, innovazione di linguaggi”.

 

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