Città di Vicenza

25/11/2009

Il noto meteorologo Luca Mercalli presenta il suo “Manifesto sul clima per Vicenza” venerdì 27 novembre all’Odeo del Teatro Olimpico

Venerdì 27 novembre 2009, alle 18, nell’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza, si terrà la presentazione del “Manifesto sul clima per Vicenza”, scritto dal meteorologo e climatologo Luca Mercalli appositamente per la nostra città e per inaugurare un percorso ideale che porterà alla seconda edizione della manifestazione “Vie d’Acqua. Vicenza lungo i fiumi”.
L'incontro è promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza e da Acque Vicentine.
Oltre a Luca Mercalli - presidente della Società Meteorologica Italiana noto al pubblico italiano per la partecipazione al programma televisivo “Che tempo che fa” - saranno presenti Daniele Pernigotti, docente universitario ed esperto di cambiamenti climatici, e Carlo Giupponi, direttore della Scuola di dottorato in “Science and Management of Climate Change” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. L'incontro sarà introdotto dal professore Gianni Moriani, già consulente scientifico nella prima edizione di “Vie d'acqua”.
Nell'occasione, Luca Mercalli presenterà il suo ultimo lavoro editoriale, realizzato con la collaborazione di un gruppo di ricercatori italiani indipendenti della Società Meteorologica Italiana onlus e pubblicato pochi giorni fa per i tipi di Rizzoli con il titolo “Che tempo che farà. Breve storia del clima con uno sguardo al futuro”.
Il “Manifesto sul clima per Vicenza” – che intende suggerire una serie di linee guida all’Amministrazione ed ai Comuni del territorio - individua in modo organico e sintetico gli assi di intervento da percorrere per scongiurare gli effetti del riscaldamento globale, tendenza in atto da circa due decenni e confermata dai principali organismi deputati al monitoraggio ambientale.
La data di presentazione di questo documento è particolarmente felice e significativa perché anticipa di pochi giorni la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che si terrà dal 7 al 18 dicembre a Copenhagen con l'obiettivo di recuperare lo spirito con cui aveva mosso i primi passi a Rio de Janeiro nel 1992 e nella speranza di siglare un accordo che superi il Protocollo di Kyoto. Il 27 novembre, quindi, Vicenza guarderà a Copenhagen, provando a fare la sua parte.
Nel Manifesto, il cambiamento climatico viene visto in un’ottica globale unita ad una forte attenzione al locale, al nostro territorio che, negli ultimi anni, ne ha sperimentato gli effetti a livello ambientale.
Le proposte contenute nel Manifesto mirano a raggiungere obiettivi possibili, oltreché auspicabili.
Secondo il documento stilato da Mercalli, la diffusione capillare dell’informazione, la valutazione della vulnerabilità dei settori più esposti al cambiamento climatico, la promozione di buone pratiche di efficienza energetica e di un uso efficiente dell’acqua, l’incoraggiamento a pratiche di autoproduzione alimentare e di riduzione e riciclo dei rifiuti sono tutte azioni che contribuiranno a garantire un accettabile livello di vita in futuro, ad aumentare quella che i tecnici chiamano la “resilienza”, cioè la capacità di tornare ad un livello di sostenibilità accettando positivamente il rallentamento dei consumi per favorire una diversa qualità della vita, ed orientarsi ad una “felice decrescita”.
È necessario insomma un cambiamento dell'immaginario collettivo, che modifichi gli atteggiamenti di ciascuno di noi a partire dal modo in cui vediamo il nostro territorio e la nostra quotidianità.
Un aspetto, quest'ultimo, che costituisce il senso principale di “Vie d'Acqua. Vicenza lungo i fiumi”, una manifestazione che punta a riscoprire e rendere protagoniste le vie d'acqua della città e del territorio (i fiumi, le fontane, l'acquedotto) e a suggerire un uso più consapevole di una risorsa fondamentale come l'acqua.
La prima edizione, che si è tenuta dal 23 al 26 aprile 2009, ha visto gli angoli più suggestivi dell'idrografia cittadina (i ponti San Paolo, San Michele, Pusterla, il Giardino Salvi, Piazza Matteotti, l'Oratorio dei Proti) animati da concerti di musica classica ed elettronica, spettacoli teatrali, installazioni video d'autore, letture con accompagnamento musicale, incontri con scrittori e giornalisti (tra cui Oliviero Beha ed Ettore Mo). Particolarmente suggestivi sono stati i due concerti, la performance del musicista austriaco Christian Fennesz e l'esecuzione della Water Music di Handel da parte de “I Musicali Affetti”, diretti da Fabio Missaggia.
Le proposte artistiche in cartellone sono state accompagnate  da iniziative eterogenee a carattere culturale: i percorsi guidati a piedi e in bicicletta, la navigazione sul Bacchiglione, le mostre a Palazzo Chiericati e all'Informagiovani. Una ricca programmazione che, nonostante le condizioni atmosferiche non sempre ottimali, ha destato interesse nel pubblico e ha visto la partecipazione di quasi 3500 persone, con punte da “overbooking” ai percorsi guidati e nella navigazione sul fiume. Non vanno dimenticate, infine, le proposte formative rivolte alle scuole, alle quali hanno partecipato 11 scuole primarie di Vicenza e dei comuni contermini.
La seconda edizione della manifestazione, che si terrà nella prima settimana di giugno 2010, riproporrà certamente alcune iniziative che hanno particolarmente catturato l'interesse dei vicentini (i percorsi guidati, la navigazione sul fiume...) inserendo piccole e grandi novità nel cartellone, con il dichiarato obiettivo di coniugare i vari linguaggi artistici con le grandi potenzialità di fruizione e valorizzazione di molti luoghi lungo le vie d'acqua di Vicenza e del suo territorio.
Particolare spazio avrà certamente la programmazione culturale e scientifica, che già vede in cantiere due diversi convegni di portata (inter)nazionale su tematiche di strettissima attualità in materia di risorse idriche: la sicurezza idraulica e i cambiamenti climatici (in quest'ottica si pone anche il documento di Mercalli) e il governo dell'acqua (altra questione quantomai attuale e dibattuta). A questo scopo, si è recentemente costituito un comitato scientifico composto da Luca Mercalli, Antonio Massarutto (economista), Giancarlo Corò (presidente di Acque Vicentine), Gianni Moriani (docente universitario), Francesca Lazzari (assessore alla cultura del Comune di Vicenza), Paolo Pellizzari (assessore all’ambiente della Provinciale di Vicenza), Lorenzo Altissimo (direttore del Centro Idrico di Novoledo).

Luca Mercalli (Torino, 24 febbraio 1966) è un meteorologo e climatologo italiano, noto al pubblico italiano per la partecipazione al programma televisivo “Che tempo che fa”.
Torinese, ha iniziato giovanissimo ad interessarsi di atmosfera.
Abita in Val di Susa, si scalda con legna e pannelli solari, fa una differenziazione spinta dei rifiuti, coltiva l'orto e ama le biblioteche.
Ha studiato scienze agrarie all'Università di Torino, con indirizzo "Uso e difesa dei suoli" e agrometeorologia, ma ha approfondito la preparazione in climatologia e glaciologia in Francia, tra Grenoble e Chambéry, dove si è laureato in geografia e scienze della montagna. La storia del clima delle Alpi è il suo argomento di ricerca preferito, ma si occupa anche di temi ambientali ed energetici come membro di Aspo Italia, l'associazione per lo studio del picco del petrolio.
Dopo aver lavorato per l'Ufficio Agrometeorologico della Regione Piemonte e poi per l'assessorato opere pubbliche a difesa assetto idrogeologico, ha assunto la presidenza della Società Meteorologica Italiana Onlus, la maggiore associazione nazionale del settore delle scienze dell'atmosfera.
Ha fondato e dirige dal 1993 la rivista Nimbus, è autore di 5 articoli scientifici su riviste internazionali, 85 su altre riviste specializzate e di oltre 1000 articoli di divulgazione comparsi su La Stampa, su La Repubblica con cui collabora dal 1991, e su vari periodici (Alp, Rivista della Montagna, Donna Moderna, Gardenia). Ha tenuto un migliaio di conferenze, in Italia e all’estero, compresi incontri su un ghiacciaio, in una stazione ferroviaria, in un carcere di massima sicurezza, in un ospedale, in una centrale elettrica, in una villa palladiana, in un mercato.
Dal 2007 fa parte di Climate Broadcaster Network-Europe, gruppo di presentatori meteo televisivi voluto dalla Comunità Europea per diffondere corretta informazione sul clima.
Svolge incarichi di docenza per università, corsi di specializzazione e formazione professionale e scuole di ogni ordine e grado; nel 2004 ha ricevuto il premio "AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) - Comunicare con i cittadini fa bene all'ambiente", Alba (CN), e nel 2008 gli è stato conferito il "Premio Internazionale Exposcuola" (Salerno) per la divulgazione scientifica.
È responsabile dell'Osservatorio Meteorologico del Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, fondato nel 1865.

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