Città di Vicenza

16/06/2020

Turismo, confortanti i dati di inizio anno prima del lockdown

Assessore Giovine: "È la dimostrazione che sempre più visitatori scelgono Vicenza. La strada intrapresa è quella giusta"

Sono confortanti i dati turistici di inizio anno, prima del lockdown: gennaio e febbraio 2020 evidenziano un aumento di arrivi (+3,24) e presenze (+5,58) rispetto al 2019, considerando che la chiusura per il mondo del turismo a seguito dell'emergenza risale al 23 febbraio.

Seppur con una settimana in meno, i primi due mesi del 2020 risultano positivi rispetto allo stesso periodo del 2019 con 32.797 arrivi e 84.904 presenze (notti trascorse nelle strutture ricettive della città), contro i 31.765 arrivi e le 80.415 dello scorso anno.
Anche i dati complessivi della provincia, relativamente al mese di gennaio e alle tre settimane di febbraio, fanno registrare +4,02% di arrivi e +5,23% di presenze.

“C’è bisogno di notizie positive e conforta commentare questi dati che, relativi al periodo precedente all'emergenza sanitaria, ci dimostrano che la strada intrapresa dall’amministrazione è quella giusta – osserva l’assessore al turismo Silvio Giovine –. Per le città d’arte sappiamo che la “ripresa” sarà un percorso lungo, ma alcuni segnali incoraggianti ci stanno arrivando per esempio dalle visite guidate in centro storico di Vicenza che si svolgono il sabato pomeriggio, immediatamente riprogrammate subito dopo il via libera regionale. A questo proposito desidero ringraziare il Gruppo delle Guide Turistiche che ha deciso di ripartire fin da subito con la collaborazione del Consorzio Vicenzaè”.
I primi tre sabati di visite guidate hanno fatto registrare il tutto esaurito. All'avvio, sabato 30 maggio, quando era consentito lo spostamento solo all’interno della Regione, le guide hanno accolto partecipanti dalle province di Verona, Rovigo, Belluno, Treviso e Vicenza. Dal sabato successivo sono giunti in città visitatori da Roma, Bologna, Savona, Modena, Bari, Salerno.

“Ora – conclude l'assessore Giovine - c’è da lavorare seriamente per colmare un pesante gap che riguarda 220.000 presenze per la città e 690.000 circa in meno per la provincia, raffrontando i dati 2019 da marzo a giugno, sperando che dal governo arrivino sostegni concreti per il settore, quello turistico, che rappresenta la prima impresa della nostra
Regione”

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