Città di Vicenza

23/05/2020

Giornata nazionale della legalità, minuto di silenzio e lenzuolo bianco a Palazzo Trissino

Sindaco Rucco: "Giusto e doveroso ricordare l'uccisione di Giovanni Falcone e rivolgere un pensiero a chi in questo periodo si è prodigato nella cura di tante persone malate"

Maino, Rucco e Soprana

Una cerimonia ufficiale, semplice ma dal grande significato quella che si è svolta oggi pomeriggio alle 17.57 nell'atrio del Municipio. Anche il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, ha aderito all'invito del Presidente nazionale Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, che aveva accolto la proposta di Maria Falcone, Presidente della Fondazione intitolata a suo fratello Giovanni, di dedicare questa giornata a tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell'emergenza sanitaria.

Il primo cittadino di Vicenza Francesco Rucco con la fascia tricolore, affiancato da Silvia Maino, assessore alla trasparenza amministrativa, e da Caterina Soprana, consigliera comunale con delega ai diritti civili e alla cultura di pace, ha osservato un minuto di raccoglimento dopo aver fatto esporre un lenzuolo bianco da palazzo Trissino, su corso Palladio.

"Era doveroso da parte nostra aderire a questa iniziativa - ha dichiarato il sindaco Rucco - anche perché sulla legalità la nostra amministrazione si sta impegnando molto fin dall'inizio del mandato. Abbiamo organizzato incontri, mostre, presentazioni di libri e tantissimi momenti per non dimenticare la strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta, ma anche tutte le vittime di mafia. Quest'anno si è voluto collegare idealmente il sacrificio delle donne e degli uomini che per servire lo Stato hanno perso la vita per mano mafiosa, con il coraggio e l’impegno dei tantissimi operatori della sanità, dei volontari, delle forze di polizia statali e locali e di tutti coloro che sono stati in prima linea, sia nel soccorso e nella cura, sia nelle azioni di contrasto e di contenimento del virus. E' stato il modo migliore per far rivivere l’eredità morale e il messaggio di speranza che ci ha lasciato Giovanni Falcone".

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