Città di Vicenza

19/10/2018

Mense non pagate alle scuole dell'infanzia, recuperati 100 mila euro in quattro mesi

In soli quattro mesi abbiamo recuperato quasi 100 mila euro di rette per la mensa non pagate regolarmente alle scuole dell'infanzia, andando a scardinare una pessima abitudine che sembrava consolidata. E' un risultato importante, raggiunto grazie al lavoro certosino del settore servizi scolastici. Chi ha bisogno troverà sempre l'aiuto di questa amministrazione. Ci sono le agevolazioni, c'è l'intervento dei servizi sociali per i casi più gravi. Ma ognuno deve fare la sua parte, perché dobbiamo passare dall'assistenzialismo alla consapevolezza dei diritti e doveri di ciascuno”.

 

E' questo il commento dell'assessore alla formazione Cristina Tolio al dato aggiornato sulle somme recuperate per servizi mensa non pagati. Tali cifre quest'anno hanno raggiunto quota 282 mila euro, di cui oltre 17 mila relativi a vecchie pratiche, rispetto ai circa 199 mila euro recuperati l'anno scorso.

 

Stiamo parlando di quote importanti – prosegue l'assessore – che non era giusto far ricadere sulla comunità, in attesa che andasse a buon fine l'infinito iter del recupero crediti. Per questo ho dato mandato agli uffici di esaminare una a una le circa 1000 pratiche che presentavano criticità, chiedendo la regolarizzazione delle posizioni prima, ad esempio, di attivare le agevolazioni per il nuovo anno scolastico. Le persone hanno capito che l'aria era cambiata e hanno cominciato a mettersi in regola”.

 

Non è questa l'unica novità introdotta dall'assessore Tolio per assicurare maggior equità e miglior organizzazione nell'erogazione dei servizi scolastici.

 

L'introduzione della city card prepagata anche nelle scuole dell'infanzia – ha ricordato l'assessore – è risultata un ottimo deterrente all'evasione ed è stata nel contempo accolta con favore dalle famiglie che pagano meno il servizio o non lo pagano per nulla quando il bimbo è a casa ammalato. Oggi, anche grazie alla city card, il 95% dell'utenza risulta in regola con i pagamenti dei pasti”.

 

Positivo, infine, è risultato portare da due a cinque i mesi di raccolta delle domande di agevolazione (945 quelle concesse alle primarie, 652 alle scuole dell'infanzia). “Ciò ha permesso – ha concluso l'assessore – di esaminare e chiedere la regolarizzazione della situazione pregressa dei richiedenti, avviando anche rateizzazioni laddove necessario”.

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