Città di Vicenza

31/10/2014

Inflazione, Vicenza selezionata per l'elaborazione autonoma dell'indice dei prezzi

Zanetti: “L'Istat ha riconosciuto l'alto livello qualitativo delle nostre rilevazioni”

Filippo Zanetti (Comune) e Rosabel Ricci (Istat)

Il Comune di Vicenza scelto dall'Istat per aggiungersi al ristretto gruppo di altre 36 città capoluogo di regione e provincia che, mensilmente, effettuano l'anticipazione dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic). A partire da oggi infatti l'ufficio statistica comunale provvederà a diffondere autonomamente i relativi indicatori congiunturali (rispetto al mese precedente) e tendenziali (rispetto allo stesso mese dell'anno prima) e a fornire l'anticipazione delle variazioni sui prezzi relativi al proprio territorio, concorrendo così a definire un primo indice (stima provvisoria) a livello nazionale.

 

Il Comune di Vicenza selezionato dall'Istat

L'Istat – ha spiegato oggi illustrando la novità a palazzo Trissino l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti, affiancato dalla responsabile Istat della rilevazione territoriale dei prezzi al consumo, Rosabel Ricci -, che già aveva riconosciuto il buon lavoro effettuato dal nostro ufficio statistica in occasione del censimento 2011, riconosce così ufficialmente la qualità della rilevazione che da anni viene effettuata dal nostro Comune. È un'attività che arricchisce di dati importanti le nostre serie storiche relative ai prezzi pubblicate on line, ma soprattutto costituisce un potente strumento statistico perchè fornisce una fotografia di come sta andando l'economia nel nostro territorio, dando indicazioni all'amministrazione comunale sulle scelte e sulle azioni politiche-amministrative che si possono fare”.

In Veneto tutte e sette le città capoluogo effettuano la rilevazione mensile dei prezzi – ha spiegato Rosabel Ricci -, ma solo cinque (le altre sono Verona, Venezia, Padova e Rovigo), elaborano l'indice autonomamente. Vicenza è stata introdotta perchè di fatto da anni teniamo conto del suo dato provvisorio, in quanto ci garantisce uno standard qualitativo molto alto. Il riconoscimento ufficializzato oggi va quindi all'importante attività svolta dal Comune di Vicenza in tanti anni: è necessaria infatti un'organizzazione stabile nel tempo, con un numero costante di rilevatori adeguatamente formati garantiti mese dopo mese. Si tratta di un lavoro molto complesso, con tempistiche stringenti”.

Per effettuare l'anticipazione dell'indice dei prezzi al consumo, infatti, il Comune di Vicenza ha ottenuto una formale autorizzazione da parte dell'Istat, a seguito del controllo tecnico-scientifico dello stesso istituto che ha verificato, e quindi “certificato”, il livello di qualità nella rilevazione effettuata negli anni dall'ufficio comunale, che, ad oggi, effettua la verifica direttamente su 502 punti di rilevazione del territorio comunale vicentino, scelti tra i più rappresentativi per ubicazione e clientela, per un totale complessivo di 5.189 quotazioni mensili.

La rilevazione dei prezzi al consumo che misura l'inflazione - ovvero il processo di aumento del livello generale dei prezzi dell'insieme dei beni e servizi (chiamato “paniere”) destinati al consumo delle famiglie -, prevista dalla legislazione e disciplinata da norme emanate dall'Istat, è affidata agli uffici di statistica dei Comuni capoluogo di provincia a cui compete la raccolta, una prima elaborazione a livello locale ed altre operazioni necessarie al trasferimento delle informazioni all’Istat, per l’elaborazione e la diffusione dei dati a livello nazionale e locale.

A partire da oggi, pertanto, il Comune di Vicenza diffonderà i propri dati contemporaneamente all'Istat – e a tutti gli altri 36 comuni che effettuano l'anticipazione - alle ore 11 di ogni ultimo giorno lavorativo del mese (fatta eccezione per dicembre e gennaio, i cui dati verranno diffusi nei primi giorni del mese successivo a causa dei tempi tecnici necessari a rivedere il paniere dei beni rilevati), subito dopo l'approvazione da parte della commissione comunale preposta. Nel dettaglio, verrà diffuso il dato dell'inflazione (provvisorio) rilevato nel mese corrente a Vicenza e una sintetica analisi delle dodici divisioni di spesa di cui si compone, per chiarire quali ne siano le cause principali.

 

Ottobre 2014: a Vicenza inflazione a -0,1%

La prima anticipazione da parte del capoluogo berico afferisce quindi al mese ancora in corso, ottobre, in cui si registra un -0,1% rispetto ad ottobre 2013: si tratta del quarto mese consecutivo di inflazione con segno negativo nel territorio vicentino (e del terzo mese a livello nazionale). Ciò significa che, dopo i primi mesi dell'anno in cui si era registrato un rallentamento dei prezzi al consumo, nell'ultimo quadrimestre si sta assistendo ad una diminuzione generalizzata dei prezzi, sia per i beni che per i servizi.

A livello locale le dinamiche non si discostano da quanto registrato a livello nazionale, con la gran parte dei prezzi dei prodotti e servizi mantenuti stabili o addirittura diminuiti, a causa della persistente debolezza della domanda di consumo da parte delle famiglie (per una spiegazione esaustiva delle motivazioni dell'andamento dell'inflazione: http://www.istat.it/it/archivio/136527).

A Vicenza siamo entrati in deflazione a luglio, cioè un mese prima rispetto al dato nazionale – ha osservato Filippo Zanetti -. Tuttavia assistiamo con ottobre ad un'inversione di tendenza, perchè siamo passati dal -0,2% di settembre al -0,1% di ottobre: ci auguriamo quindi di continuare in questa direzione, perchè il calo dei prezzi non è mai un buon segnale per l'economia: significa che calano anche i consumi da parte delle famiglie”.

Le “divisioni di spesa” in cui si registrano le maggiori diminuzioni a livello locale riguardano le “Comunicazioni” (-2,8%) e ”Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-1,8%).

In particolare, il calo della divisione “Comunicazioni” è determinata dagli “apparecchi telefonici e telefax” (-1,3%) e dai “servizi di telefonia e telefax (-1,1%), mentre per quanto riguarda la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”, la diminuzione è dovuta principalmente ai “prodotti per la riparazione e la manutenzione della casa” (-2,3%) ed ai combustibili: “gasolio da riscaldamento” (-3,9%) e “gas”, il quale, pur risultando in aumento rispetto allo scorso mese (+5,1%), registra un notevole calo rispetto al prezzo dello scorso anno (-4,5%).

In controtendenza le divisioni “Istruzione” (+1,8%) e “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+2,1%). L'aumento della divisione “Istruzione” è determinato dagli aumenti delle “scuole dell'infanzia e primarie private e paritarie” e dall'”istruzione universitaria”; mentre quello dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” è determinato dai “ristoranti, bar e simili” (+1,8%) e dai “servizi di alloggio” (alberghi, agriturismi e simili) che, pur registrando un dato in calo rispetto allo scorso mese (-2,5%), registrano un aumento rispetto allo scorso anno di +3,4%.


On line l'andamento dell'inflazione a Vicenza

I dati vengono pubblicati in formato grafico e tabellare su questo sito nelle pagine dedicate ai prezzi e, in termini di “open data”, nell'apposito portale del Comune.

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ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.